Melinda, la mela più famosa d’Italia, compie trent’anni

Un brand di successo che negli anni ha saputo continuamente innovarsi

L'inconfondibile bollino blu di Melinda. Il marchio della Mela Dop Val di Non è nato trent'anni fa
La Mela Dop Val di Non è tra i prodotti ortofrutticoli che sviluppa maggior valore

Il marchio Melinda compie trent’anni. Una storia di successi costruita su quattro pilastri strategici: qualità e unicità del proprio prodotto, marchio, strategia di brand e comunicazione, sostenibilità dei propri processi.

La nascita del brand: dal Bollino con l’ape a quello blu

Il marchio Melinda nasce nel 1989, quando le cooperative creano il Consorzio per la Valorizzazione della Mela della Val di Non e lo registrano in Italia e nella Comunità Europea con il primo slogan “Se non è Melinda, non è Val di Non”. Il primo marchio ritraeva in realtà una simpatica ape, mentre il Bollino blu fu usato a partire dal 1993. La storia delle mele più famose d’Italia è contrassegnata da innovazioni e investimenti di successo.  Nel 1990 Melinda diviene protagonista di uno spot in onda sulle principali reti televisive nazionali, divenendo la mela più famosa d’Italia. Nel 1997 apre MondoMelinda, il punto vendita ufficiale del Consorzio, che oggi è visitato da oltre 40.000 persone all’anno.

Gli anni Duemila: la campagna Melasì e la prima Mela Dop

Nel 2000, a una devastante grandinata prima del raccolto, Melinda risponde con una grande idea, la campagna pubblicitaria Melo-dramma che presenta agli italiani MelaSì. Ovvero il bollino giallo che contraddistingueva frutti con lievi imperfezioni estetiche e che ancora oggi viene utilizzato per identificare le mele sostenibili. Nel 2003 arriva la Dop Mela Val di Non. Le varietà Golden, Red e Renetta Canada Melinda, circa il 95% della produzione, ricevono il riconoscimento dalla Comunità europea. È la prima volta che delle mele italiane lo ottengono.

Il Bollino arriva sui trasformati

Nel 2004 il bollino approda sui trasformati, realizzati grazie alla partnership con alcune aziende trentine che producono e commercializzano prodotti a base di mela tra cui AD Chini e Graziadei Surgelati. Nascono così Melinda Mousse, Melamangio, Melinda Barretta, Melinda Juice e Melinda Strudel. Da allora la crescita è continua. Segue NovaMela, il bollino appare su ciliegie, fragole e frutti di bosco. Arrivano sul mercato l’Aceto di mele,  Dolcemele Melinda con cui entra in Autogrill e molti altri prodotti fino a Melinda Piùchemela!, la purea di mele Melinda 100% integrale ad alto contenuto di fibre.

L’impegno nella sostenibilità: dalle celle ipogeee al piano bio

Melinda è un esempio sul fronte della sostenibilità. Utilizza le Celle Ipogee, un innovativo sistema di conservazione sotterranea, primo e unico impianto al mondo per la frigo-conservazione della frutta. Permette un forte risparmio di energia elettrica, riduzione del consumo idrico e il dimezzamento delle emisioni di CO2. Il progetto è stato recentemente illustrato al Parlamento europeo. Ma il consorzio guarda avanti. E punta al bio, con un piano che si prefigge di raggiungere 500 ettari di terreno da agricoltura biologica in cinque anni.

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