La società Canova del Gruppo Apofruit commercializzerà il bio dell’azienda piemontese Gullino. Per l’anno in corso si tratta di cinquemila tonnellate di prodotto, principalmente mele e kiwi, destinate a triplicare nel giro di tre anni. Con l’obiettivo, in futuro, di inserire altre produzioni bio e biodinamiche come pesche e nettarine.
Le aziende ortofrutticole cercano la via dell’aggregazione
La decisione è frutto dell’accordo tra Apofruit (sede a Cesena, oltre 4.200 soci produttori) e una delle principali imprese ortofrutticole delle aree di Piemonte e Lazio, l’azienda Gullino. L’intera produzione biologica di Gullino verrà commercializzata attraverso Canova. La società controllata del Gruppo, che vanta un rapporto diretto con oltre 800 produttori, già distribuisce 40 mila tonnellate di bio, equivalenti a un terzo del fatturato di Apofruit (330 milioni di euro annui). Gullino, a sua volta, dispone di 150 ettari di mele e 120 ettari di kiwi coltivati secondo i disciplinari per il bio e biodinamico.
Una partnership sul bio che arricchisce
“Con questo accordo – fa sapere Ilenio Bastoni, direttore generale del Gruppo Apofruit – rafforziamo la nostra leadership del bio in Europa. Questa partnership arricchisce il nostro paniere con le produzioni del territorio piemontese, in gran parte già certificate Igp e bio. E completa la nostra specializzazione sulla mela che, integrandosi al percorso fatto in questi anni di innovazione varietale e istintività, ci permette di raggiungere anche i mercati più lontani”.
“Ho scelto di sottoscrivere un accordo con il gruppo Apofruit – commenta Giovanni Gullino, titolare dell’azienda piemontese – per la competenza e l’esperienza che il Gruppo ha maturato in questo settore. E che ne hanno fatto un’azienda leader, grazie anche agli investimenti in politica di marca attraverso un brand riconosciuto come Almaverde Bio”.
