L’emergenza Covid-19 non risparmia nemmeno la Fabbrica contadina di Bologna che annuncia la chiusura al pubblico fino al 3 aprile. Dopo le prime misure cautelative (chiusura delle scuole, stop alle gite scolastiche, diminuzione del flusso turistico, ecc.) che avevano già ridotto drasticamente le entrate al Parco agroalimentare di Bologna, Fico rispetta l’invito del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) a ridurre la mobilità e a limitare i momenti di aggregazione.
“Ci sono dei momenti in cui bisogna essere realisti, ma ciò non ci impedisce di continuare ad essere ottimisti -commenta Tiziana Primori, amministratore delegato di Fico-. Durante questo periodo di chiusura lavoreremo per un piano di rilancio, che accompagnerà la riapertura. Nutriamo una grande fiducia nell’Italia, siamo convinti che il nostro Paese saprà reagire al meglio e noi come Fico ci impegneremo per valorizzare ancora di più tutte le eccellenze delle filiere agroalimentari italiane”.