Orsini e Damiani lancia il progetto “Verdura che avventura”

Le sorelle Damiani: "L'importanza dell’educazione dei più piccoli, i futuri consumatori e responsabili acquisti, a una corretta alimentazione"

In perfetto tempismo con l’ultima novità introdotta da facebook, gli avatar degli utenti, le sorelle Laura e Alessandra Damiani, rispettivamente direttrice e responsabile qualità e commerciale dell’omonima azienda marchigiana specializzata nella produzione e lavorazione di orticole, lanciano il progetto “Verdura, che avventura”.

Si tratta di un “percorso verduroso” di avvicinamento e di familiarizzazione dei più piccoli con il ricco mondo delle verdure attraverso il gioco e le favole.
Sul sito è possibile scaricare e stampare un gioco a tema, semplice, divertente, adatto a tutta la famiglia, con tutto il necessario per divertirsi imparando: il tabellone, le pedine, il dado e le carte con gli indovinelli.
E poi ci sono le “Verdure da favola”, inventate dalle stesse sorelle Damiani, che spiegano: “Abbiamo inventato e illustrato racconti a lieto fine con le verdure come protagoniste. Piccole avventure che ci ricordano quanto sia importante coltivare i buoni valori, sempre”. Le fiabe, liberamente scaricabili dal sito, sono fatte in modo da poter essere colorate dai bimbi, magari mentre le ascoltano, lette dai loro genitori.

L’obiettivo

“Il progetto Verdura che Avventura mira a diffondere un concetto sano di nutrizione, rivolgendosi soprattutto, ma non solo, ai bambini, cercando di avvicinarli al loro consumo, non sempre gradito – continua Laura Damiani – Io e mia sorella prima che imprenditrici siamo mamme e sperimentiamo in prima persona la difficoltà a fare mangiare certe verdure. Siamo sempre state convinte dell’importanza dell’educazione dei più piccoli, che sono i futuri consumatori e responsabili acquisti, a una corretta alimentazione. Solo lavorando sulle abitudini a tavola dei più piccoli, sulla familiarità con certe pietanze e sulla consapevolezza del ruolo e del valore che le verdure rappresentano nella dieta di tutti noi, è possibile migliorarne la percezione e aumentare la presenza di ortaggi sulle nostre tavole. La sfida è grande, come è grande la posta in gioco: piantare oggi il seme di una sana alimentazione, per fare germogliare un nuovo domani, migliore, per tutti”.

Dal 2016 al 2019 l’azienda ha organizzato visite guidate in azienda con classi della scuola materna e primaria che, così, hanno avuto modo di scoprire il viaggio che la verdura compie, dalla raccolta al confezionamento. Ora il coronavirus ha cambiato tutto, da una parte rendendo impossibili le visite, dall’altra accentuando il bisogno di stare vicini agli altri. Da qui l’idea delle imprenditrici marchigiane di proporre una nuova modalità di racconto del mondo e dei valori degli ortaggi, pensato anche per offrire a genitori e bimbi un’ulteriore possibilità di stare insieme e di fare passare il tempo ai bambini in maniera divertente e al contempo educativa con il gioco.
E in gioco si sono messe anche Laura e Alessandra, che in tale avventura ci hanno messo la faccia: ad accompagnare gli utenti nella meravigliosa storia delle verdure, sono infatti i simpatici avatar Lau e Ale, presenti, oltre che sul sito, anche su Instagram e Facebook, social quest’ultimo dove ricordiamo da pochi giorni gli utenti possono creare il loro avatar.
Nel 2016 l’azienda ha lanciato gli spaghetti di verdura sul mercato interno, spinta dall’esigenza di uscire dalla solita presentazione degli ortaggi vissuti come mera commodity e di offrirli in maniera originale, sorprendendo il consumatore, ma anche i buyer, e cercando al contempo un’idea per facilitarne il consumo specie tra i bambini.
Racconta Alessandra Damiani: “Abbiamo tagliato le verdure a spaghetti, a tocchetti, a formine. Poi le abbiamo confezionate, pronte per essere cucinate e mangiate, per un pieno di salute e di sapore. I risultati delle attività condotte dimostrano quanto spazio ancora ci sia per aumentare i consumi di ortofrutta e di quanto l’innovazione, non solo di prodotto e di processo, ma anche di comunicazione, possa aiutare in questo. E noi di idee pronte a germogliare ne abbiamo ancora tante”.

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