È partita con il botto l’edizione numero 12 di Interpoma, la fiera internazionale dedicata alla mela in programma a Bolzano dal 17 al 19 novembre. Dopo quattro anni di attesa, la fiera più importante del comparto torna in presenza e lo fa con numeri importanti.
Sono 490 le aziende espositrici in rappresentanza di 17 paesi, di cui il 30% provenienti dall’estero, oltre 20mila i tecnici presenti e 55 le varietà esclusive di mele provenienti dai principali Paesi produttori in esposizione. Un tutto esaurito che fa ben sperare sul futuro del settore.
Interpoma Award 2022 premi al risparmio idrico in agricoltura
Protagonisti della serata di apertura i vincitori dell’Interpoma Award 2022, il concorso organizzato in collaborazione con la Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano e Soi – Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana.
L’edizione di quest’anno è stata dedicata al risparmio idrico e alle tecnologie in grado di ottimizzare la gestione dell’acqua nei meleti. Il premio ha previsto due categorie, una riservata alle aziende, l’altra alle start-up. Ad aggiudicarsi il premio per la prima categoria è stata l’azienda polacca Inventia sp. z o.o. con il sistema Agreus. Il sistema è stato giudicato dalla giuria di esperti, presieduta da Massimo Tagliavini, il più completo e facile da usare per un controllo preciso della gestione dell’irrigazione, in base alla disponibilità idrica del suolo e ai parametri climatici.
Una menzione speciale è andata al sistema Plantection della altoatesina Nika, riconosciuto come una valida tecnologia di controllo dell’irrigazione per gli schemi di irrigazione delle grandi aziende agricole o delle cooperative, dove la complessità del sistema e la sicurezza delle operazioni sono criteri fondamentali.
Il premio “start-up” è stato assegnato al sistema di irrigazione intelligente Odis, della Odis Solutions srl con sede a Bolzano, in quanto altamente promettente per la sua capacità di integrare diversi sensori – sia per le variabili ambientali che per le condizioni delle piante – in un’App versatile e basata su cloud, che consente agli agricoltori di monitorare lo stato idrico dei loro frutteti e permette di controllare il sistema di irrigazione.
Le novità che abbiamo visto a Interpoma 2022, occhi su Alnova di Kiku
Il sistema frutticolo trentino si presenta compatto con un ampio stand che ospita Apot, i Consorzi Melinda e La Trentina assieme alla Fondazione Edmund Mach, il Consorzio Innovazione Frutta, il Consorzio di Difesa Co.Di.PRA e Agriduemila. La Fondazione Mach presenta alcune nuove selezioni, frutto del programma di miglioramento genetico del melo, le attività di lotta biologica contro la cimice asiatica e l’innovativo “meleto guyot”, una nuova forma di allevamento.
Tra le nuove cultivar, occhi puntati su Alnova, l’ultima nata in casa Kiku Variety Management. Testata con successo già da alcuni anni in diverse aree europee di coltivazione, la cultivar “KI2586” è una Pinova a maturazione precoce, le cui prime piantine saranno prodotte nel 2023 e i cui frutti saranno liberamente commercializzati come Pinova.
La raccolta del frutto, prevista circa 2-3 settimane prima di Pinova, pochi giorni dopo l’inizio della raccolta di Gala, prevede 2-3 stacchi, invece dei 5 richiesti da Pinova. La nuova cultivar si presenta meno suscettibile al Gloeosporium (marciume lenticellare) e dunque più sostenibile per il minor utilizzo di fitofarmaci. Le caratteristiche organolettiche rendono Alnova simile alla Pinova, quindi croccante e succosa, ma aggiunge a questa una migliore conservabilità e colorazione (è una bicolor).
Interpoma Congress si parla di mercato americano e di innovazione
La prima giornata si è aperta con il tradizionale appuntamento dell’Interpoma Congress, uno spazio di riflessione sullo stato dell’arte del comparto. Focus quest’anno sul mercato americano e sulle principali innovazioni nel campo della raccolta robotizzata. È toccato a Gerhard Dichgans aprire i lavori congressuali con il difficile tema del declino della Red Delicious sul mercato americano, in conseguenza dell’arrivo di nuove cultivar e della disaffezione del consumatore ala varietà.
Interessante, ma preoccupante, il quadro del comparto tracciato dagli interventi di Tim Welsh (Columbia Fruit Packers), Susan Brown (Horticulture and Plant Breeding Sections Cornell AgriTech), Tim Barnes (Category Partners, LLC) e dell’italiano Stefano Musacchi (Washington State University).
Le relazioni, infatti, hanno messo in luce i grandi stravolgimenti che il comparto della mela in particolare, ma in generale quello dell’ortofrutta, sta subendo in conseguenza dei cambiamenti climatici, dell’aumentata diffusione di patologie e nuovi insetti, di una domanda che tende a flettere.
Certo l’America non è l’Italia, anzi l’Europa, ma come spesso accade, quello che succede oltre oceano non tarda ad approdare nel Vecchio Continente. I primi segnali sono visibili già da tempo in molti paesi europei e registrano una preoccupante diffusione di nuovi infestanti come la cimice asiatica e di patologie che stanno portando al taglio delle piante in diversi areali produttivi. Sul fronte della domanda si sta assistendo ad un fenomeno di contrazione determinata dall’aumento dei prezzi e da un consumatore sempre più disorientato di fronte ad uno scaffale che abbonda in termini di varietà e denominazioni.
Negli Stati Uniti si registrano fino a 60 varietà in produzione e 20 varietà disponibili a scaffale, tra cui dominano le rosse. La mela è il frutto più venduto e ciò giustifica l’ampia esposizione presso il retail ma, secondo quanto riportato da Tim Barnes, il consumatore non riesce ad affezionarsi ad una varietà in quanto in pochi mesi rischia di scomparire dallo scaffale per l’arrivo di varietà più promettenti.
Si presenta meno fosco il panorama europeo, ma il peggio potrebbe essere dietro l’angolo, anche in conseguenza della nuova proposta di regolamento per l’uso sostenibile di fitofarmaci (Sur) promossa dalla Commissione Europea che desta molte preoccupazione tra produttori e consorzi.
Sul mercato americano, a detta degli esperti, vanno bene le nuove cultivar ben supportate in termini di investimento e di ricerca, ma solo se accompagnate da una campagna di informazione del consumatore, pena l’estinzione commerciale a pochi anni dal lancio. Tengono bene anche le varietà cosidette “Fondation”, tra cui spicca la Gala e, contro ogni previsione, la Red Delicius che registra nel 2022 un aumento di vendite grazie al prezzo contenuto rispetto alle nuove varietà. Molto performanti il gruppo delle Honeycrisp, tra cui la Cosmic Crisp, regina in termini di crescita e le varietà “Branded” che registrano una crescita a due cifre.