“Non si tratta di urgenza ma di emergenza”. Il Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia–Romagna, il Consorzio UnaPera e l’Organizzazione Interprofessionale Pera si rivolgono nuovamente al ministro dell’Agricoltura per ribadire la necessità di un intervento più massiccio e concertato con la filiera.
Rendere noti tempi e modi di erogazione dei ristori e di quelli futuri
Le associazioni ribadiscono che è fondamentale ricercare ulteriori risorse per consentire di salvare un settore di rilevanza nazionale, pur apprezzando quanto fatto, tra cui il decreto che stanzia ulteriori 8 milioni, ritenuto insufficiente. Si pongono dunque a completa disposizione per un confronto continuo e costruttivo.
“È necessario rendere noti tempi e modi di erogazione dei ristori finora stanziati -scrivono – e ipotizzare quelli futuri, per consentire alle aziende coinvolte in questa sciagura -che sta di fatto azzerando la liquidità delle imprese- di poter programmare la prossima campagna. Il fondato rischio è che buona parte delle aziende intenzionate a portare avanti la pericoltura siano costrette ad abbandonare per non poter far fronte alle anticipazioni colturali”.