L’Arancia Rossa di Sicilia Igp punta sull’innovazione

Si chiude il progetto NovArancia che ha visto diversi partner guidati dal Crea di Acireale e con il Consorzio protagonista. Tre i focus per nuove soluzioni tecnologiche: genetica, aspetto fitosanitario e agronomico

Convegno di chiusura NovArancia, promosso dal Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp
Convegno di chiusura NovArancia

Con il convegno finale nella tenuta dell’Azienda Agricola Oliveri a Motta Sant’Anastasia (Ct), si è concluso il progetto NovArancia-innovazioni tecnologiche per la valorizzazione e la tracciabilità. Il Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp tra i promotori principali del progetto, con la delega a divulgare le attività intraprese. Interessanti i risultati delle prove sul campo nelle quattro aziende agricole partner (Oliveri Lucio, Di Lella Carmine, Crispi Giovanni, Eredi Motta).

Il progetto

Il progetto Novarancia ha analizzato gli aspetti di natura genetica, fitosanitaria e agronomica. Le innovazioni che ha iniziato a valutare con i vivaisti e i produttori sono tre. Una di natura genetica riguarda l’uso della tecnologia di sequenziamento ad alta processività (Ngs), per l’identificazione genetica (univoca) della pianta capostipite e del materiale di moltiplicazione, e per la tracciabilità dei prodotti derivati. L’altra fitosanitaria, con l’utilizzo dell’analisi bioinformatica degli Rna virali e viroidali, per l’accertamento fitosanitario globale delle piante capostipite per l’identificazione di infezioni da patogeni noti e di eventuali altri ancora ignoti e asintomatici su alcuni ospiti. Infine l’ambito agronomico, include la validazione di tecniche vivaistiche e pratiche colturali, efficienti e sostenibili, per la produzione in vivaio e la messa a dimora di piante molto giovani, a rapida crescita ed entrata in produzione anticipata, nonché varie metodologie di monitoraggio e governo dell’agrumeto.

Gli interventi

La giornata ha visto il confronto tra tutti i soggetti impegnati nelle innovazioni tecnologiche e sulla tracciabilità dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp. Tra questi, Silvia Di Silvestro, responsabile sede di Acireale del Crea, ente coinvolto nel progetto. Concetta Licciardello (Crea) ha parlato delle innovazioni e delle prospettive della tracciabilità genetica. Grazia Licciardello (Crea) si è invece soffermata sul sequenziamento Ngs, sulla sanità del materiale di propagazione e su un protocollo di diagnosi standardizzato. Sergio Gulisano, responsabile dell’attività vivaistica del Vivaio Piante Faro, ha parlato delle innovazioni sperimentate nell’ambito del progetto per il miglioramento del processo produttivo, in rapporto anche ai terreni delle aziende partner del progetto.

Sono intervenuti anche Biagio Torrisi (Crea), che ha parlato della tecnica di innesto a gemma, delle differenze fra l’innesto a marza e a gemma e dei risultati ottenuti nel corso degli anni di esperimento, il professore Antonino Catara, che ha coordinato il lavoro scientifico. E ancora, Michele Faro (Piante Faro), Nicoletta Paparone (Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia), Salvatore Rapisarda (Consorzio Op Euroagrumi) e Giuseppe Spina (Studio Associato Agriengineering).

L’attività del Consorzio

In rappresentanza del Consorzio, Salvatore Milluzzo ha affermato l’importanza di diffondere i risultati raggiunti dal progetto e trasferirli ai produttori per metterli in condizione di migliorare ancora di più le capacità produttive. Ha ricordato le attività di promozione svolte e già programmate per la prossima campagna che il Consorzio di tutela porrà in essere per garantire il necessario supporto al brand Arancia Rossa di Sicilia Igp, Tra le novità, l’introduzione nel disciplinare di produzione, in corso di modifica, del concetto di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

 

 

 

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