Entrerà in vigore dal 14 dicembre 2020 il nuovo disciplinare dell’asparago verde di Altedo Igp, che è già pubblico sul sito del Mipaaf a questo link. Arriva quindi a termine l’iter di approvazione che è iniziato circa due anni fa grazie al lavoro dei soci del consorzio dell’asparago coordinati da Cso Italy.
Quali varietà ammesse dal disciplinare dell’asparago verde di Altedo Igp
I cambiamenti sono soprattutto legati alle varietà certificabili con il marchio Igp che, dopo il primo riconoscimento si sono evolute e rinnovate mantenendo, anzi aumentando, le caratteristiche qualitative uniche di questo prodotto ed ampliando il calendario di produzione.
Sono ammesse alla denominazione le varietà Franco, Giove, Ercole, Vittorio e Athos e stralciate le obsolete Precoce di Argenteuil e Ringo di cui, tra l’altro, è ormai impossibile reperire il materiale di riproduzione e quindi attuare nuovi impianti. Il disciplinare appena approvato prevede, inoltre, la possibilità di utilizzare gli asparagi Igp nei prodotti trasformati, dando ancora maggior visibilità alla denominazione protetta.
Il ruolo del Cso Italy
La procedura di modifica del disciplinare è stata seguita da Cso Italy, braccio operativo del Consorzio dell’Asparago Verde di Altedo Igp. “Cso Italy –dichiara il presidente Paolo Bruni – vanta un’esperienza unica in Italia per la gestione dei prodotti Igp. Seguiamo i Consorzi di tutela e valorizzazione supportando l’iter tecnico per le modifiche di disciplinare e la richiesta di nuove denominazioni. Oggi coordiniamo l’attività amministrativa, di tutela e di promozione dei tre Consorzi Igp più importanti in Emilia-Romagna e non solo: Asparago Verde di Altedo, Pesca e Nettarina di Romagna e Pera dell’Emilia-Romagna e Limone di Siracusa Igp. Oggi, sempre più le nuove politiche europee del Green Deal vanno verso la valorizzazione di prodotti tipici e sostenibili”.