La patata Verrayes nuovo Presidio Slow Food

Salvata dall'estinzione, è l’ultima varietà tradizionale della Valle d’Aosta e si caratterizza per la buccia viola dovuta alle elevate escursioni termiche. Salgono a 342 i prodotti tutelati in Italia dalla Chiocciola

La patata pigmentata Verrayes
La patata Verrayes

La patata Verrayes della Valle d’Aosta è un nuovo Presidio Slow Food. Salgono a 342 i prodotti italiani tutelati dalla Chiocciola, di cui 25 lanciati negli ultimi 12 mesi.

Un prodotto unico che si è conservato grazie alla circolazione dei semi scambiati tra le famiglie e le comunità

La pasta della patata Verrayes è gialla
La pasta è gialla

La patata Verrayes è considerata l’ultima varietà tradizionale della regione, radicatasi nel territorio grazie a un clima con elevate escursioni termiche tra la notte e il giorno che la caratterizzano per la pigmentazione: una buccia viola lucente con screziature arancioni.

La sua salvezza è legata alla circolazione dei semi. Verrayes è il nome del paese da cui proveniva Giuliano Martignene, il tecnico dell’assessorato Agricoltura della Regione Valle d’Aosta che, nel 1998, è entrato fortunosamente in possesso di alcuni tuberi.

“Negli anni Novanta – spiega Federico Chierico, referente dei produttori – la coltivazione di questa varietà antica di patata era prossima all’estinzione. A partire dal 2014, ho aperto la mia azienda agricola e ho iniziato a lavorare per riscoprirla. Si tratta di un prodotto unico nel suo genere, arrivato fino a noi grazie ai semi che venivano ereditati di padre in figlio e scambiati tra le famiglie e le comunità”. “Mio padre ha sempre coltivato questa varietà di patata e ci teneva molto a farlo -riflette Carlo Favre, produttore di patate Verrayes con i fratelli-. In estate tornavamo sui monti e seminavamo i campi a 1.700 metri. “Nella fase di costruzione del Presidio -conclude Chierico- ci siamo confrontati con le autorità locali, che ci hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare per sensibilizzare i nostri concittadini sull’importanza della salvaguardia della biodiversità regionale”.

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