A Milano Knorr ha inaugurato l’Orto del futuro

Piantati alcuni tra i Future 50 Foods vegetali per promuovere la biodiversità alimentare. Un progetto di sostenibilità ambientale e sociale

Orto del Futuro Knorr-Unilever
Orto del futuro Knorr

Nel cuore del Parco Agricolo Sud Milano è stato inaugurato il primo Orto del futuro Knorr, iniziativa che rientra nel progetto BuonCibo di Knorr, volto a incoraggiare più persone a scegliere un’alimentazione più sostenibile. Da alcuni mesi sono stati piantati alcuni tra i Future 50 Foods, gli alimenti accomunati dall’alto valore nutrizionale e basso impatto ambientale, scelti da Wwf Uk e dal Centro di salute e nutrizione pubblica dell’Università di Washington.

Erbette, cavolo riccio, coste, cavolo nero e spinaci tra le orticole coltivate

L'Orto del futuro di Knorr potrà dare lavoro a categorie svantaggiate
L’Orto del futuro potrà dare lavoro a categorie svantaggiate

Il 75% dell’approvvigionamento alimentare mondiale proviene da sole 12 specie vegetali e 5 specie animali. Erbette, cavolo riccio, coste, cavolo nero e spinaci, prodotti adatti al territorio lombardo, sono alcune delle orticole piantate nell’Orto del futuro, che nasce grazie alla collaborazione tra Knorr e Agrivis, cooperativa sociale agricola del Gruppo L’Impronta.  “I prodotti dell’Orto del BuonCibo non saranno messi in vendita ma saranno destinati a famiglie che si trovano in grave difficoltà economica nell’area periferica del Sud Milano. L’Orto del Futuro, realizzato con il sostegno di Knorr, va a rafforzare la nostra strategia di inclusione lavorativa delle persone fragili e di sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della sostenibilità e dell’alimentazione sana” commenta Andrea Miotti, presidente di Agrivis.

Nel 2022 il lancio dei Laboratori dell’Orto del futuro

Knorr (Unilever) sostiene la volta vegetale bel cibo
Knorr sostiene la svolta del cibo vegetale

“BuonCibo di Knorr è un progetto con una grande ambizione -commenta Mariangela Capolupo, marketing manager Unilever Knorr-. Abbiamo una base molto solida da cui siamo partiti – i 50 ingredienti del futuro – attorno alla quale stiamo costruendo un programma che ha l’ambizioso obiettivo di arrivare a tutti, in maniera coinvolgente, diretta e divulgativa. È per questo che stiamo lavorando con Agrivis anche al lancio dei Laboratori dell’Orto del Futuro che coinvolgeranno i più piccoli e le loro famiglie dal 2022. Con tante iniziative per raggiungere tutte le persone che non vivono a Milano: andremo ad aggiungere nuovi tasselli importanti al programma con nuovi orti sul territorio nazionale”.  A partire da febbraio 2022 verranno infatti lanciati, all’interno dell’Orto, laboratori per bambini e famiglie che si avvarranno dell’esperienza e della professionalità degli esperti di Agrivis e di Knorr.

Il progetto si avvale anche della collaborazione di tre importanti esperti, che hanno lavorato allo sviluppo di una Guida del BuonCibo (scaricabile dal sito di Knorr). Le ricette raccolte all’interno della guida sono state ideate dallo chef Roberto Valbuzzi, validate da Evelina Flachi, specialista in Scienza dell’alimentazione e, per  l’impatto ambientale, approvate dal professor Fabio Iraldo della Scuola Superiore del Sant’Anna di Pisa.

Unilever è partner di Cop26

Knorr porta avanti la missione di “reinventare il cibo per l’umanità”, per un’alimentazione con maggior consumo di alimenti a base vegetale. Per questo si impegna ad aiutare 500 milioni di persone a mangiare meno carne entro il 2025. Nel 2019 ha collaborando a livello Global con il Wwf per la pubblicazione del rapporto Future 50 Foods. Knorr fa parte di Unilever (partner della conferenza globale sul clima Cop26), il cui purpose  è rendere la sostenibilità una consuetudine.

“Di recente abbiamo ricevuto un importante premio -commenta Barbara Cavicchia, marketing director Food&Beverage-. Ci siamo classificati primi al World Benchmarking Alliance, il ranking lanciato dall’Onu nel primo summit dedicato al sistema alimentare, che posiziona Unilever al vertice tra le più grandi e influenti aziende alimentari globali, analizzando le performance e i risultati nell’ambito dell’agenda di trasformazione dei sistemi alimentari”.

 

 

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