Durante Macfrut 2025 allo stand de La Grande Bellezza Italiana è andato in scena un convegno, realizzato dall’Associazione Donne del Retail, dal titolo “Benessere, salute e storytelling, la nuova ortofrutta #alfemminile in gdo”, moderato Cristina Lazzati, direttrice di Mark Up, Gdoweek e Fresh Point Magazine. Ad aprire i lavori un intervento di Emna Neifar, director strategy business design and M&A di Deloitte sul consumatore health conscius, e le tendenze e opportunità per l’ortofrutta.
Dopo i saluti di Eleonora Graffione, presidente di Coralis e dell’Associazione, si sono confrontate le visioni di esponenti della gdo italiana e della “padrona di casa”, Cristiana Furiani, responsabile commerciale Op Geofur e della rete di imprese La Grande Bellezza Italiana. A completare il panel, Rosella Di Emidio, responsabile marketing, advertising & retail di Magazzini Gabrielli; Dania Lavarda, specialist ortofrutta coordinatrice tecnici ortofrutta di Cia Conad; Anna Medici, responsabile ortofrutta, Multicedi; Giulia Pippa, direttrice Marketing, Coop Alleanza 3.0.
Le sfide per l’ortofrutta in un mercato in calo nei volumi
“Nel contesto attuale, il reparto ortofrutta si trova di fronte a una sfida cruciale -dice Emna Neifar-: nonostante l’interesse crescente dei consumatori verso un’alimentazione sana, i volumi di vendita non stanno aumentando. L’incremento di valore registrato è infatti legato più a un aumento dei prezzi e a un’evoluzione del mix verso prodotti premium, come i mirtilli, che a una reale crescita della domanda. Il consumatore moderno, infatti, desidera prodotti sempre più ricchi di servizio, ma a un prezzo contenuto. Per rispondere a queste esigenze, si delineano tre pilastri fondamentali su cui costruire il futuro del reparto ortofrutta”.
Innovazione di prodotto
Il primo asse riguarda la produzione e l’innovazione. È necessario sviluppare prodotti più trasformati e pronti al consumo, come ortaggi già lavati, tagliati o confezionati in modo pratico. Questa evoluzione risponde alla richiesta di comodità e velocità, elementi sempre più centrali nelle abitudini di acquisto.
Comunicazione e packaging
Il secondo pilastro è la comunicazione. È fondamentale valorizzare gli attributi nutrizionali dei prodotti -come la ricchezza di antiossidanti e vitamine- attraverso un packaging efficace. Storicamente venduta sfusa, l’ortofrutta ha avuto poche occasioni per comunicare il proprio valore. Oggi, invece, il packaging diventa uno strumento chiave per informare e attrarre il consumatore.
Ruolo della distribuzione e punto di vendita
Infine, il terzo pilastro è la distribuzione. L’organizzazione del punto di vendita deve essere fluida, evitando di confinare i prodotti in spazi rigidi. Inoltre, la comunicazione deve proseguire anche in-store, grazie a strumenti come QR code, totem e materiali informativi che raccontano la sostenibilità e i benefici salutari dell’ortofrutta.