Rapporto Bio Bank 2019, il bio nel food rallenta

Le attività nell’alimentare sono scese dello 0,3%. Frenano le vendite nei canali specializzati a vantaggio della gdo

Da 13 anni Bio Bank analizza l'evoluzione del mondo bio, dall'alimentare alla cosmesi con una ricca mole di dati
Da 13 anni Bio Bank analizza l'evoluzione del mondo bio, dall'alimentare alla cosmesi

Il bio rallenta la sua corsa nel food dove sono in atto diversi cambiamenti. Secondo il Rapporto Bio Bank 2019, che ha censito 10.114 attività bio nel 2018, nell’alimentare le attività sono scese dello 0,3% (da 9.075 a 9.044). Al contrario continua a crescere la cosmesi, +15,6% (1.070 attività contro le 926 del 2017).

In un decennio le vendite nei canali specializzati del biologico sono quasi raddoppiate, ma nei supermercati sono quadruplicate

Il bio è sempre meno fenomeno di nicchia e punta a essere mainstream. Il secondo importante elemento che emerge dal Rapporto Bio Bank 2019 è il rallentamento delle vendite nei canali specializzati a vantaggio della gdo. In un decennio le vendite nei canali specializzati del biologico (negozi bio, ristorazione e varie forme di vendita diretta) sono quasi raddoppiate. Quelle degli altri canali (in primis supermercati, poi negozi tradizionali, erboristerie, farmacie e parafarmacie) sono più che quadruplicateLa quota di mercato è scesa dal 71 al 53% per i canali specializzati, mentre è salita dal 29 al 47% per gli altri canali (elaborazioni Bio Bank su dati Assobio, Ice, Ismea, Nielsen e Nomisma).

L’e-commerce nel food bio cresciuto del 56,3% in 5 anni

L'online fa registrare le migliori performance di vendita del bio nel food negli ultimi cinque anni
L’online fa registrare le migliori performance di vendita del bio nel food

Nel 2018 l’Italia ha raggiunto quasi 2 milioni di ettari coltivati ad agricoltura biologica, con 80mila operatori e un giro d’affari di 6,4 miliardi di euro, export compreso. In testa alla classifica per numero assoluto di attività bio nel 2018 si riconfermano le stesse regioni del 2017: Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, dove si concentrano 3.871 attività sul totale di 10.114.

Andando a vedere il trend degli ultimi cinque anni per le otto tipologie di attività bio nel food, la leadership è l’e-commerce (+56,3%), seguita dai ristoranti (+36,5%). Quindi le mense scolastiche (+12,5%) e i mercatini (+6,8%): frenata per i negozi specializzati (+0,4%). Le flessioni riguardano le aziende con vendita diretta (-1,6%), agriturismi (-5,6%) e i gruppi d’acquisto solidale (-10,5%).

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