Il valore del cartone ondulato nell’Osservatorio delle Confezioni nell’ortofrutta

Gli ultimi dati dell'Osservatorio sulle confezioni promosso da Cso Italy e Bestack fotografano il valore del materiale degli imballaggi per i settori di pesche e nettarine, kiwi e pere

A Fruit Logistica 2019 Cso Italy e Bestack hanno presentato gli ultimi dati dell’Osservatorio sulle Confezioni nell’ortofrutta, con risultati in particolare nei settori di pesche e nettarine, pere e kiwi.

“Nei mercati tradizionali e in export, dove il produttore può sviluppare politiche di marca con più facilità, è prevalente l’uso del cartone, con quote superiori al 60%, mentre nella grande distribuzione si usano imballaggi in plastica riutilizzabili neutri in oltre il 56% dei casi”. Ha dichiarato Elisa Macchi, direttrice di Cso Italy.

Osservatorio sulle Confezioni, utile per studiare i trend

La presentazione allo stand di Cso Italy di Fruit Logistica 2019 dell’Osservatorio delle Confezioni

“Occorre precisare -continua Macchi- che il campione non è rappresentativo dell’intera offerta ortofrutticola italiana, essendo caratterizzato da una maggiore predisposizione verso l’export e i moderni canali rispetto al dato nazionale. In ogni caso consente di dare interessanti informazioni in termini di trend: su tale campione nel 2018 gli imballaggi in cartone ondulato rappresentano la prima tipologia impiegata, con il 50% di quota, in flessione rispetto al 2011, mentre le cassette di plastica a sponde abbattibili salgono al 36% del totale”.

“In ogni caso -dichiara Claudio dall’Agata, direttore del Consorzio Bestack– lo studio mostra una correlazione fra la redditività per la produzione, il peso collo medio di prodotto e l’incidenza dell’imballaggio a marchio del produttore, certo è che lo sviluppo di una propria identità, anche sugli imballaggi, è la premessa per essere visibili, riconoscibili e quindi per valorizzare maggiormente il proprio prodotto”.

In dettaglio: i dati per pesche e nettarine, kiwi e pere

Nelle pesche e nettarine si registra un aumento del collo medio ad oltre 10 kg, perdono 15 punti percentuali gli imballaggi a marchio e per contro la redditività per la produzione rimane fortemente deficitaria, superando solo nel 2018 gli 0,50€/kg per il prodotto rinfusa – calibro 17,5 e oltre.

Caso contrario invece per il kiwi con calo del peso medio del collo, concentrazione dell’offerta elevata e la forza delle politiche di marca è costante. Si conferma elevata l’incidenza degli imballaggi a marchio (sono circa il 70%) e la redditività per la produzione è competitiva e in forte crescita (+30% circa nel 2018 rispetto al 2011) arrivando nell’ultima campagna appena conclusa al suo massimo storico, 0,98 euro/kg.

Nelle pere ancora alto il peso delle vendite del prodotto sfuso, che salgono dal 2015 al 2017 e diminuiscono solo nel 2018. Le aggregazioni del 2016 hanno favorito lo sviluppo delle politiche di marca, arrestando il calo dell’incidenza degli imballaggi a marchio facendoli rimbalzare ad un +7% nell’arco del biennio successivo.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome