Giornata spreco alimentare: gli italiani sono diventati più virtuosi

Sette su dieci hanno adottato strategie per ridurlo, dal km zero alla doggy bag. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè è di 16 miliardi il valore del cibo sprecato: verdura e frutta in vetta

Il valore annuo dello spreco alimentare in Italia è di 16 miliardi di euro, secondo una rilevazione di Coldiretti-Ixè
Il valore annuo dello spreco alimentare in Italia è di 16 miliardi, secondo un'indagine di Coldiretti-Ixè

Italiani più virtuosi contro lo spreco alimentare. Ben sette su dieci hanno adottato strategie rivolte a ridurre gli scarti: dal riutilizzo sotto forma di altre preparazioni alla richiesta della doggy bag, fino alla spesa a km zero. È quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè diffusa in occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare che si celebra il 5 febbraio.

Si butta cibo soprattutto in casa: a seguire, ristorazione, gdo, agricoltura e trasformazione

Secondo la denuncia di Coldiretti ammonta a 16 miliardi il valore del cibo sprecato ogni anno. E sono proprio gli sprechi domestici a occupare il primo posto in questa classifica negativa (54%). A seguire la ristorazione (21%),  gdo (15%), agricoltura (8%) e trasformazione (2%). Tra gli alimenti che finiscono maggiormente nella spazzatura, frutta e verdura fresche, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi.

Attenzione alla data di scadenza, cucina degli avanzi, doggy bag: gli italiani sprecano meno

La notizia positiva, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, è però  che oltre sette italiani su dieci (71%) hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari adottando nell’ultimo anno diverse strategie. Tra queste la spesa a km zero, una maggiore attenzione alla data di scadenza e la doggy bag: un italiano su tre (33%)  la chiede quando esce dal ristorante superando ormai passate ritrosie.  Secondo Coldiretti ci sarebbe poi un ritorno della cucina degli avanzi: sulle tavole degli italiani  sarebbero tornati piatti come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia.

Rimangono comunque ancora alti i numeri dello spreco di cibo nelle case degli italiani: secondo Waste Watcher ammonta a circa 36 kg all’anno pro capite. Va anche ricordato che parte dei miglioramenti sono merito della “legge Gadda” (numero 166 del 19 agosto 2016) che ha agevolato le donazioni delle eccedenze di cibo da parte delle aziende,  facendo chiarezza sulle interpretazioni della normativa, con meno burocrazia e più agevolazioni fiscali.

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1 commento

  1. Egregi Signori,
    spero che questa comunicazione sia gradita,
    Sono Mauro e dirigo la cucina di un ormai noto ristorante in Polonia.
    Appena aperto il ristorante oltre 4 anni fa, abbiamo applicato questa iniziativa, con risultati eccellenti fin dai primi mesi, ancora oggi possiamo affermare che i pochissimi avanzi non consumati dai clienti, li sensibilizziamo al loro trasporto a casa. Siamo veramente soddisfatti e la clientela accetta di buon grado questa soluzione.
    Per altri prodotti, che abbiamo a magazzino, in prossimità di scadenza, li offriamo gratuitamente, prevalentemente ad Istituti di Suore locali.
    Inoltre, dallo scorso anno, siamo pienamente attivati anche su l’utilizzo di stoviglie “biodegradabili”, anche questa iniziativa è molto apprezzata dai nostri clienti, che provengono da tutta la Polonia e per effetto di essere collocati nella Piazza del Museo dedicato al tanto amato Papa Giovanni Paolo II, da pellegrini che vengono da tutto il Mondo.
    Mi permetto di allegare notizie che riportiamo sulla nostra pagina facebook.
    In caso di Vostro interesse, sono disponibile a dare maggiori informazioni, Cordialmente Mauro.

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