Andamento prezzi ortofrutta in Italia al 6 giugno

Quotazioni in calo per angurie, ciliegie, meloni, pesche e nettarine e zucchine; in aumento per fragole e melanzane

Prezzi in forte calo per le ciliegie che avevano raggiunto picchi importanti. Per le angurie è iniziata la raccolta anche in altre regioni, oltre la Sicilia. Aumenta la produzione del melone retato italiano, di provenienza non solo dalla Sicilia. Ampia la presenza di albicocche nazionali. La domanda non è invece ancora su alti livelli per le pesche e nettarine. È arrivata la fragola di montagna (Trentino).

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 6 giugno 2022. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 6 giugno in PDF cliccando qui

Albicocche: prezzi stabili

Si rivela un’ampia presenza di albicocche italiane, con un deciso aumento dei quantitativi rispetto all’anno precedente quando le piantagioni sono state colpite da gelate e grandinate che hanno decimato il prodotto. Su base tendenziale i prezzi sono in calo ma la domanda resta alta grazie anche alla buona qualità del prodotto, seppur ancora disponibili varietà precoci come la Pricia.

Angurie: prezzi in calo

Aumentano i quantitativi a fronte di una domanda su livelli ancora bassi con riflessi negativi sul livello dei prezzi. È iniziata la raccolta anche in altre regioni italiane oltre la Sicilia. Il prodotto siciliano resta quello di migliore qualità e maturazione rispetto i nuovi raccolti del centro Italia. Su base annua, prezzi ancora alti rispetto all’anno precedente.

Ciliegie: prezzi in forte calo

Si registra una frenata per la richiesta delle ciliegie italiane a fronte di un’alta disponibilità di prodotto. I prezzi scendono così su livelli inferiori anche rispetto alla media del periodo. Il prodotto italiano è ancora di pezzatura media piccola, anche rispetto la ciliegia spagnola che presenta una calibrazione più omogenea e grande.

Fragole: prezzi in aumento

È arrivato il prodotto di montagna (Trentino) in quantità modeste ma di buona qualità. Da segnalare le fragole del Sud Italia, meno richieste e con quotazioni inferiori alla media del periodo.

Lattughe: prezzi tendenzialmente stabili

I prezzi delle lattughe restano pressoché stabili con una bassa domanda, complice le autoproduzioni. Il forte caldo incide negativamente sulla qualità del prodotto. Esce di scena la lattuga Iceberg spagnola, che chiude la campagna su trend alti, per far posto al prodotto olandese a prezzi più contenuti.

Melanzane: prezzi in aumento

I prezzi delle melanzane spuntano rialzi grazie a un buon livello di domanda. Le quotazioni si rilevano superiori alla media del periodo confermando l’alta richiesta e la buona qualità del prodotto, soprattutto siciliano.  Stanno per iniziare le raccolte del prodotto in piena area.

Meloni: prezzi in calo

Aumenta la produzione del melone retato italiano di origine non solo siciliana ma anche di altre regioni, soprattutto Centro Italia. La maggiore disponibilità ha impresso un spinta verso il basso sui prezzi, che restano però su livelli alti rispetto alla media del periodo a causa dell’aumento dei costi di produzione.

Pesche e nettarine: prezzi in calo

Pesche e nettarine subiscono un calo delle quotazioni, in particolar modo il prodotto italiano che registra alti quantitativi a fronte di una domanda ancora non su alti livelli. Resiste il prezzo del prodotto spagnolo soprattutto le nettarine con quotazioni molto alte. Da segnalare i primi scarichi anche per la varietà Platicarpa spagnola.

Zucchine: prezzi in calo

Si registra un leggero calo delle quotazioni delle zucchine con una domanda su livelli medio bassi. Le quotazioni restano però su livelli ancora superiori alla media del periodo. Anche in questo caso il forte caldo incide negativamente sul prodotto.

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