È iniziata la campagna dei cachi e delle castagne. Volge al termine quella delle susine per le varietà estive, con ingresso delle October Cun e si chiude anche per l’uva Vittoria. Prezzi in discesa per uva da tavola, susine, cavoli broccoli, zucca e zucchine. Quotazioni di molto superiore alla media del periodo per la maggior parte delle varietà di pere italiane, in particolare l’Abate Fetel.
Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 4 ottobre 2021. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.
Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 4 ottobre in PDF cliccando qui
Cachi: nuova campagna
È iniziata la campagna dei cachi comuni italiani provenienti principalmente dall’Emilia-Romagna ma anche dalla Campania. I prezzi si attestano su livelli superiori alla media data la bassa disponibilità di prodotto. Sul fronte del consumo la domanda è ancora bassa, complice le temperature ancora alte. Si registrano le prime importazioni anche di cachi mela spagnoli.
Castagne: prezzi stabili
Inizia la campagna commerciale anche delle castagne, presenti ancora in bassi quantitativi con prezzi nella media del periodo. Si osserva una maggior presenza di prodotto con pezzatura maggiore.
Cavoli broccoli: prezzi in forte calo
Risultano in aumento i quantitativi per il prodotto con le temperature che iniziano a calare. Netta la flessione dei prezzi con quotazioni che sono inferiori anche rispetto l’anno precedente.
Fichi d’India: prezzi tendenzialmente stabili
Non hanno ancora evidenziato una crescita della domanda i fichi d’india siciliani a fronte di un’elevata disponibilità. I prezzi sono tendenzialmente stabili nella maggior parte dei mercati. In leggero calo i fichi di pezzatura maggiore nel mercato di Roma.
Pere: prezzi stabili
Domanda e prezzi stabili per le pere. Quotazioni di molto superiore alla media del periodo per la maggior parte delle varietà italiane, in particolar modo l’Abate Fetel. Andamento questo da attribuire alla minore disponibilità, complice le gelate straordinarie primaverili e i danni della cimice asiatica che hanno ridotto di molto la disponibilità del prodotto.
Radicchio: prezzi in calo
Quotazioni in calo per i radicchi sia lungo precoce che tondo rosso, che mantengono comunque un trend alto per la media del periodo dettata sempre da un’alta richiesta di prodotto a fronte di una disponibilità non ancora sufficiente a far fronte alla domanda.
Susine: prezzi in leggero calo
La domanda di susine risulta stabile ma le quotazioni manifestano cenni di calo per effetto della buona disponibilità di prodotto. Si rileva una maggiore presenza di varietà prettamente autunnali come l’Angeleno. Da segnalare il termine della campagna per le varietà estive come Tc Cun. In ingresso le October Cun.
Uva da tavola: prezzi in calo
Elevata la disponibilità di diverse varietà di uva da tavola soprattutto quella bianca. Volge invece al termine con quantitativi minori l’uva Vittoria. Buona la presenza di uva Italia con prezzi in calo ma leggermente superiori rispetto l’anno precedente. Stabilità per l’uva nera e rosata.
Zucche: prezzi in calo
Nuovi ribassi per le zucche italiane, con domanda ancora bassa a fronte di temperature alte che ancora non incentivano l’acquisto di prodotti tipicamente autunnali.
Zucchine: prezzi in calo
Anche i prezzi delle zucchine restano orientati versi il basso, complice l’aumento dei quantitativi dovuto anche all’inizio delle colture in serra oltre che in piena area. La domanda si presenta stabile su livelli medi. Su base tendenziale, i prezzi risultano di molto inferiori anche rispetto l’anno scorso.
