Al via la nuova campagna delle clementine italiane. Entra nel vivo quella delle castagne, con una domanda che subisce un rialzo grazie al clima più freddo e la prima comparsa delle varietà Marroni. Per le mele, in aumento la produzione delle Fuji e della Melannurca campana. Molto bassa la disponibilità di pere italiane, che registrano l’ingresso di William e Red Bartlett. Domanda particolarmente alta per le zucche, in particolare la lunga violina. Verso la fine la campagna l’uva italiana con le varietà Pizzutello, Italia, Apirena. Impennata dei prezzi delle zucchine che si avviano alla produzione in serra
Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 30 ottobre 2023. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.
Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 30 ottobre 2023 in PDF cliccando qui
Cachi: prezzi in timido aumento
Con l’arrivo dell’autunno aumenta decisamente la domanda per i cachi portando a un leggero aumento dei prezzi. La qualità resta su buon livello, soprattutto del prodotto emiliano. Prezzi che stanno viaggiando su livelli superiori alla campagna precedente, complice la disponibilità inferiore di prodotto e l’aumento dei costi di produzione. Meno richiesto il caco mela spagnolo che registra una contrazione dei prezzi.
Castagne: prezzi in aumento
Entra nel vivo la campagna delle castagne, con una domanda che subisce un rialzo grazie al clima più freddo che spinge ad un maggiore consumo da parte dei consumatori. I prezzi sono più alti rispetto l’anno scorso, con una qualità però migliore che giustifica questo livello dei prezzi. Fanno la loro prima comparsa le varietà Marroni, che entrano sul mercato con prezzi superiori ad ottobre 2022.
Cavolfiori: prezzi per lo più stabili
Buona qualità e domanda per i cavolfiori, bianchi in particolare. I prezzi restano stabili rispetto alla scorsa settimana ma stazionano su alti livelli confrontando col prezzo dello scorso anno. Il prodotto abruzzese è maggiormente presente nei mercati. In aumento i quantitativi della varietà romanesco, presente anche prodotto estero ma meno richiesto data la buona qualità del prodotto italiano.
Clementine: prezzi in decisivo calo
Al via la nuova campagna delle clementine italiane, prendono la scena al prodotto spagnolo, nonostante la sua buona qualità. Con l’aumentare dei quantitativi calano le quotazioni. Il prodotto italiano però non ha ancora un livello di maturazione ottimale, che contribuisce al calo dei prezzi. Essendo l’inizio della produzione i prezzi viaggiano al momento su livelli superiori su base tendenziale.
Mele: prezzi stabili
In aumento la produzione delle mele Fuji che segnano un leggero calo. La domanda si sta spalmando sulle diverse varietà di montagna, come la Golden, Royal Gala. Qualità molto buona quest’anno, che mantiene così le quotazioni su livelli superiori allo scorso anno. In aumento anche la produzione delle mele Annurca della Campania.
Peperoni: prezzi in leggero aumento
Si registra un timido aumento per i peperoni italiani nella maggior parte dei mercati. La disponibilità al momento non soddisfa pienamente la richiesta, anche a causa di una qualità del prodotto in piena area non altissima. Il prodotto spagnolo prende la scena con prezzi superiori alla media del periodo. In controtendenza il mercato di Roma che presenta un’alta percentuale di prodotto locale a prezzi più bassi ma la domanda è spostata sul prodotto spagnolo che riceve un aumento dei costi grazie anche alla buona qualità.
Pere: prezzi stabili
Non si registrano particolari variazioni per le pere. La disponibilità di prodotto italiano è molto bassa, fattore che ha spinto in alto il livello delle quotazioni. La domanda è inferiore rispetto la media del periodo a causa dei costi elevati del prodotto italiano. In entrata le prime partite anche di William e Red Bartlett. Per il periodo non sono ancora presenti tutte le varietà in tutti i mercati, ciò mette in risalto la scarsa disponibilità di pere italiane, che hanno subito seri danni a causa delle scorse gelate.
Pomodori: prezzi in calo
Ancora presente la produzione in piena area per i pomodori, favorita dalle buone condizioni climatiche. La domanda sta però subendo un leggero calo che consente la discesa dei prezzi in molti mercati, seppur restando su livelli medio alti. In particolare, il pomodoro verde e il cuore di bue presentano delle forti oscillazioni di prezzo a causa di una disponibilità non regolare.
Uva da tavola: prezzi in ulteriore aumento
Si incammina verso la fine la campagna dell’uva italiana, con le diverse varietà, come Pizzutello, Italia, Apirena. I prezzi registrano un forte aumento rispetto dodici mesi fa. La disponibilità sta diminuendo e la richiesta continua grazie anche al clima favorevole e al ritardo della maturazione dei tipici frutti autunnali.
Zucche: prezzi in leggero aumento
Domanda particolarmente alta per le zucche, essendo il periodo di maggior consumo e acquisto per le varietà ornamentali anche in vista della festività di Halloween. Qualità buona soprattutto per la lunga violina che segna un aumento delle quotazioni. Il clima favorevole ha contribuito alla buona maturazione dei prodotti.
Zucchine: prezzi in considerevole aumento
Impennata per il prezzo delle zucchine. Sta per finire la campagna in piena area per far spazio alla produzione in serra che quest’anno, grazie alle alte temperature, sta iniziando in ritardo. Ciò sta provocando un calo della disponibilità ma la domanda continua a viaggiare su livelli elevati facendo salire di molto le quotazioni.
