Sana, l’export del bio doppia i consumi interni

Le esportazioni nel 2021 crescono dell’11%, la spesa nazionale +5%. Il tasso di aumento della Sau inferiore a quello degli altri Paesi Ue

La 33esima edizione di sana, a Bologna Fiere
La 33esima edizione di Sana, a Bologna

Nel 2021 (anno terminante a luglio) i consumi interni del biologico hanno registrato una crescita del 5% rispetto all’anno precedente (+133% nell’ultimo decennio). Notevole l’incremento dell’export, +11% (+ 156% nell’ultimo decennio). I dati sono dell’Osservatorio Sana, promosso da Bologna Fiere, e curato da Nomisma.

Un giro di affari di 7 miliardi, ma la politica sostenga il trend dicono Federbio e Aiab

Maria Grazia Mammuccini, alla guida di FederBio
Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio

In base ai dati presentati alla 33esima edizione di Sana, la spesa delle famiglie italiane si è attestata a 4,6 miliardi di euro, con 9 famiglie su 10 che hanno acquistato almeno un prodotto biologico nell’anno in corso. L’export ha toccato quota 2,9 miliardi di euro, portando l’Italia al secondo posto dopo gli Stati Uniti.

Nel 2020, inoltre, la superficie biologica, in base ai numeri forniti da Sinab per il Mipaaf, è aumentata rispetto all’anno precedente del 5,1%. I terreni coltivati a biologico hanno superato i 2,1 milioni di ettari. In crescita, inoltre, il numero degli operatori del settore che ha raggiunto le  81.731 unità, con un incremento dell’1,3%.

“Il biologico si conferma fondamentale per il rilancio del sistema agroalimentare italiano, anche se il tasso di crescita della Sau bio si è rivelato inferiore a quello dei maggiori Paesi Ue -ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio-. In questo momento si stanno definendo le scelte prioritarie del Piano strategico nazionale della Pac post 2022 che determineranno lo sviluppo del settore agricolo e alimentare per i prossimi dieci anni. Crediamo che sia imprescindibile un’immediata approvazione della legge sul biologico per avere a disposizione tutti gli strumenti necessari, a partire dal Piano d’azione, per affrontare le sfide del settore”.

“Per accompagnare questi trend è necessario che la crescita delle produzioni agricole bio avvenga in parallelo a quella dei consumi –ha affermato Giuseppe Romano, presidente di Aiab–. Il nostro Paese fissi nel proprio Piano strategico nazionale un obiettivo più alto della proposta europea: al 30% di superficie agricola coltivata a biologico entro il 2027 e sostenga questa crescita con le risorse necessarie”.

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