Bilancio record per Patfrut che chiude il 2018 con un fatturato complessivo di 92 milioni di euro, in aumento del 43% rispetto all’anno precedente. La cooperativa di Monestirolo (Fe), realtà di punta del settore ortofrutticolo, con 617 soci e 470 addetti, ha commercializzato 130 mila tonnellate di prodotti.
In un anno commercializzate 130 mila tonnellate di prodotti
Più in dettaglio, Patfrut che aderisce alle Organizzazioni di produttori Apo Conerpo ed Agripat, a Conserve Italia, Confcooperative e Legacoop, ha commercializzato 65mila tonnellate di ortaggi freschi, 35 mila tonnellate di frutta fresca e 30mila tonnellate di orticole da industria.
“Risultati decisamente positivi – ha dichiarato in occasione dell’assemblea dei soci il presidente Roberto Cera – che confermano ancora una volta il grande dinamismo e l’efficienza della nostra cooperativa. Una mission che si realizza attraverso azioni concrete come l’adesione a Opera, la società costituita nel 2014 per garantire il massimo valore aggiunto ai soci produttori”. Grazie a questo progetto di aggregazione, nel 2018 le quotazioni delle pere Abate sono risultate di 15 centesimi al chilo superiori rispetto a quelle ottenute nel 2014. Fatti concreti.
Andamento brillante per le orticole: per le patate il risultato migliore degli ultimi dieci anni
“Per quanto concerne le orticole – ha ricordato Cera – nel 2018 Patfrut ha lavorato 47 mila tonnellate di patate, ottenendo il risultato migliore degli ultimi dieci anni. E una liquidazione media di quasi 33 centesimi al chilo per il prodotto di prima qualità. Positivo anche l’andamento delle cipolle – ha aggiunto – che hanno registrato una PLV superiore ai 10 mila euro a ettaro per le gialle e ai 15 mila euro per le bianche e le rosse; le liquidazioni delle 18 mila tonnellate lavorate dalla cooperativa hanno raggiunto valori più che doppi rispetto a quelli dell’annata precedente”.
Pere, patate e cipolle: gli investimenti tecnologici e la specializzazione degli stabilimenti
Il presidente ha poi ricordato la politica della specializzazione degli stabilimenti (9, ndr) e delle acquisizioni. “L’acquisizione dello stabilimento di Medicina (Bo), un investimento di circa 10,5 milioni, ha consentito di rafforzare il progetto industriale su patate e cipolle nell’area bolognese e ferrarese per diventare la realtà italiana più importante del settore, al servizio dei produttori del territorio”.
Nel corso del 2018 – ha proseguito Cera – Patfrut ha sottoscritto l’acquisto degli stabilimenti di Molinella (Bo) con un investimento di 8 milioni di euro”. Va poi ricordato l’investimento nello stabilimento di Monestirolo (Fe), collegato all’acquisto della linea di lavorazione delle pere a calibratura in sospensione in acqua (con analisi automatizzata della morfologia del frutto mediante diaframmi ottici). Una tecnologia unica in Europa che permetterà un risparmio di circa il 30% dei costi di lavorazione.
“Grazie al contratto di rete costituito recentemente da Patfrut e Perarte con la partecipazione di Opera – fa notare Cera – potremo migliorare costantemente l’efficienza della nostra cooperativa attraverso la concentrazione nello stabilimento di Monestirolo delle attività di selezione e confezionamento di tutta la produzione di pere da consumo fresco”.
Importanti investimenti, infine, sono previsti nel settore della quarta gamma per ridurre gli scarti di lavorazione. E nella riconversione varietale, “destinando a questa attività la maggior parte dei contributi previsti dall’Ocm Ortofrutta per il 2020”.