Agrumi, una stagione condizionata dalle alte temperature

Agricola Lusia traccia un bilancio piuttosto negativo della campagna mediterranea: diminuzione dei volumi, minore shelf-life e finestra commerciale ridotta

Il cambiamento climatico riduce la durata della campagna commerciale degli agrumi
Il cambiamento climatico ha ridotto la durata della campagna commerciale degli agrumi

Flessione dei volumi e minore shelf-life. Le alte temperature dello scorso autunno hanno condizionato la campagna agrumicola mediterranea, secondo l’analisi di Agricola Lusia, che a Fruit Logistica ha presentato il  progetto I Succosi, le uniche arance a succosità garantita riscontrando “un ottimo interesse da parte di player internazionali a dimostrazione di una sempre più crescente richiesta prodotti premium”, come ha sottolineato Manuel Dazzo, project manager.

Le arance: stagione breve per il tarocco

Progetto I Succosi, presentato a Fruit Logistica da Agricola Lusia
Progetto I Succosi, Agricola Lusia

Pessima la stagione delle varietà a polpa rossa degli areali della Piana di Catania. A causa delle criticità climatiche la stagione è stata particolarmente breve (la maggior parte di produttori chiuderà la commercializzazione di tarocco già prima di fine marzo). La carenza di shelf-life del prodotto e la brevità della finestra commerciale sono state solo parzialmente bilanciate da buoni ritorni in campo sotto il profilo del pricing. Netto lo sviluppo commerciale delle aree vocate di Navel in Calabria, Basilicata e Puglia.

Per i Soft Citrus performance in controtendenza per la varietà tardiva Tango

Per i Soft Citrus è deludente la stagione di mandarini e clementine del Mezzogiorno. Importanti criticità qualitative hanno riguardato soprattutto le aree vocate di Corigliano e Palagiano. Discorso parzialmente diverso per le varietà tardive Tango, che confermano una decisa crescita commerciale in volume, mantenendo ottime condizioni di pricing. Le condizioni climatiche, trasversali a tutti gli areali del Mediterraneo, hanno influito anche sulle le produzioni spagnole.

I risultati di limoni e pompelmi

Per i limoni, in particolare per l’areale di Siracusa, le temperature miti in inverno hanno apportato forti ritardi sul raccolto, per poi condizionare le performance di mercato a causa della mancanza di grossi calibri. In queste settimane, si registra un’ulteriore leggera flessione dei prezzi e la consueta rincorsa al “raccogli e vendi” prima che la primavera e ulteriori alte temperature incalzino. Per i pompelmi, la mancanza dei competitor turchi, alla luce dei disastri naturali capitati, ha favorito  pricing discreti e stock inferiori.

Incertezza per la campagna di agrumi d’Oltreoceano

La campagna agrumicola mediterranea si appresta ora a cedere il passo alle esportazioni d’Oltreoceano, ma dominano incertezza  e criticità. “Sul fronte sudafricano tra le maggiori sfide ci sono l’aumento dei prezzi dei fattori di produzione agricoli e dei costi di trasporto, l’introduzione del nuovi regolamenti Ue contro la Fcm e una fornitura irregolare di elettricità” sottolinea Marcello Porrello, direttore commerciale di Agricola Lusia.

Dalle stime redatte dal Citrus Marketing Forum Sudafricano per la stagione 2023 si prospetta un aumento di 2,6 milioni di cartoni di limoni; una diminuzione di 2,5 milioni di cartoni di Navel per la mancanza di acqua e la difficoltà irrigua;  un’ulteriore compressione dei volumi è attesa sui pompelmi (-2,1 milioni di cartoni rispetto al 2022). A completare il quadro di incertezza sugli agrumi d’Oltreoceano il decremento delle esportazioni dell’Argentina stimata di circa il 50%.

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