Si attende per la prossima settimana l’avvio del negoziato che vedrà protagonista il cosiddetto Trilogo dopo che l’Europarlamento in seduta plenaria a Strasburgo ha approvato (355 voti a favore, 247 contrari e 30 astenuti) il divieto di usare termini relativi a parti animali, come hamburger, burger, salsicce, bistecca, per descrivere prodotti a base vegetale (o anche di carne coltivata in laboratorio). Una decisione presa in virtù di maggiore trasparenza a tutela dei consumatori.
Il plauso di Coldiretti contro il meat sounding
Il voto, inserito nella discussione della più ampia riforma del regolamento sull’Organizzazione comune dei mercati agricoli (Ocm), è stato bene accolto da Coldiretti per contrastare il “meat sounding”, una battaglia che l’associazione porta avanti da anni “e che andrà a proteggere i consumatori da pratiche ingannevoli e a rafforzare il settore zootecnico europeo”.
Il rapporto Coop: sempre più italiani scelgono le proteine vegetali
Posto che la revisione del Regolamento Ocm dovrà ora passare dal via libera del Trilogo, occorre fare una riflessione. La vicenda ricalca un’altra analoga che ha portato al divieto nell’Ue di usare le denominazioni dei prodotti lattiero-caseari, come “latte” , per prodotti a base vegetale. Ciò però non ha impedito la straordinaria crescita di questi prodotti e dell’intero comparto del plant-based.
Le prospettive future descrivono poi un trend inarrestabile. In base al rapporto Coop 2025, e sulla base di una ricerca Nomisma, nei prossimi 12-18 mesi crescerà del 16% la quota di consumatori che inizierà o aumenterà la dieta plant-based (a fronte di un 10% che la diminuirà o cesserà). Salirà invece del 5% la quota di chi consumerà più carne rossa a fronte però di un 43% che ne cesserà o diminuirà il consumo.











