Il plant-based continua a crescere: nel 2024 gli acquisti di questi prodotti 100% vegetali hanno coinvolto più di 15 milioni di famiglie, raggiungendo una penetrazione assoluta del 59,3%, secondo gli ultimi dati raccolti da YouGov.
I settori
Nel dettaglio, più di un italiano su 3 ha acquistato bevande vegetali (39,3%) e gastronomia vegetale (38%), uno su cinque (19,8%) compra prodotti sostitutivi dei latticini. Si osserva un miglioramento complessivo che coinvolge tutte le categorie: gastronomia vegetale (+2,7 punti percentuali), bevande vegetali (+1,9pp), alternative ai latticini (+1,6pp), salumi vegetali (+1,4pp). L’aumento più significativo riguarda il numero di consumatori che acquistano i burger (+3,5pp), il finger food (+2,1pp), e i condimenti (+ 2pp).
La penetrazione assoluta accelera la sua crescita (+2,2 punti percentuali), mentre la frequenza di acquisto segna un significativo +9,6% che influenza l’acquisto medio (+1,8%). L’unico dato in controtendenza è quello relativo all’acquisto medio per atto (-7,1%), con un calo che conferma anche in questo settore le nuove abitudini delle famiglie italiane che fanno la spesa sempre più spesso ma in quantità sempre più ridotte.
Il cliente tipo: Nord Italia, classe medio-alta
Analizzando la gastronomia vegetale (fresca o surgelata), i dati evidenziano una prevalenza di acquirenti nel Nord Italia, appartenenti a classi socio-economiche medio-alte, di età superiore ai 45 anni e senza figli. Sono complessivamente quasi 3 milioni coloro che si dichiarano vegetariani (3,7% della popolazione, pari a 2,1 milioni di persone) o vegani (1,5% del totale, 855.000 persone).
Salute e ambiente i driver
Lo stimolo che porta a seguire queste diete è la volontà di avere un certo stile di vita (32%): la salute personale motiva, in particolare, il 31% degli acquirenti a scegliere prodotti vegani e vegetariani. Vegetariani e vegani sono più ambientalisti rispetto alla popolazione italiana maggiorenne complessiva (34% vs. 12%) e prediligono marchi e aziende che esprimono un impegno concreto nelle cause sociali e ambientali. Inoltre sono più attenti della media nazionale alle etichette degli alimenti e alle liste di ingredienti (31% vs. 20%)
“Secondo i nostri dati la tendenza è in costante crescita e segna un’espansione che coinvolge un numero sempre maggiore di italiani, in particolare quelli residenti nel Nord (47,5% del totale), appartenenti a classi socio-economiche medio-alte (51,1%), con età superiore ai 45 anni (73,9%) e senza figli (78,4%). A questo target si affianca anche quello dei vegani e vegetariani, che contribuiscono in modo determinante alla diffusione del plant-based nel nostro Paese” ha commentato Paola Corbellini, National Clients Cluster Lead di YouGov.












