Macfrut 2023, le nostre impressioni sull’edizione da record

Quasi 50mila visitatori e almeno 300 buyer da tutto il mondo, l'edizione del 40ennale per Macfrut è stata un successo da molti punti di vista

I numeri non possono che certificare quella che è stata l’edizione da record di Macfrut, i suoi primi 40 anni si sono chiusi con il botto: quasi 50mila ingressi e chi è stato tra i padiglioni ha potuto toccare con mano l’affluenza agli stand, l’allargamento degli spazi espositivi e la presenza di un pubblico internazionale tra i visitatori, espositori e nei convegni di filiera.

Se la filiera resta il pilastro portante di quella che rimane una fiera diversa e focalizzata nel panorama degli appuntamenti internazionali, come ci aveva già raccontato il presidente Renzo Piraccini, quest’anno si è riusciti ad andare oltre, uscendo dalla ristretta cerchia degli addetti ai lavori per portare l’ortofrutta fino al consumatore, che di certo non sta regalando grandi soddisfazioni al settore, vista la contrazione di fine 2022. E neppure la giornata inaugurale di mercoledì 3 maggio, caratterizzata dal blocco del traffico ferroviario a causa del maltempo, è riuscita a rovinare la festa.

Siamo stati alla Fiera di Rimini durante i tre giorni della manifestazione e stiamo raccontando nel nostro speciale Macfrut 2023. Sono tornati i buyer dall’estero, almeno 300, dopo il fermo della pandemia e tra gli stand si rivedono i produttori cinesi, asiatici e sudamericani interessati ai nuovi prodotti. Sono stati 57 i paesi rappresentati in fiera e almeno 1500 gli incontri con espositori italiani.

Appuntamenti internazionali per conoscere lo stato dell’arte nel settore

Affollato il Spices & Herbs Global Expo, il primo salone in Europa interamente dedicato alla filiera delle piante aromatiche, medicinali e al commercio internazionale di erbe e spezie che ha visto i principali player del comparto in un evento B2B dedicato a tutta la filiera. A un anno di distanza il salone ha trovato un suo spazio e una maggiore visibilità, segno che il settore sta crescendo nei numeri e nell’interesse.

Le tre giornate dedicate alla filiera del mirtillo (International Blueberry Days) hanno rivelato il respiro internazionale della manifestazione, portando sul palco i principali opinion leader e top player mondiali della filiera del mirtillo. Al centro del dibattito genetica, vivaismo, nutrizione, tecniche di coltivazione e propagazione, ma soprattutto una valutazione oggettiva degli aspetti qualitativi, nutrizionali e biomedici del prodotto.

Anche novità di prodotto presto nel reparto ortofrutta

Tengono bene le linee di prodotto a “residuo zero”, anche se i banchi sono meno affollati rispetto all’anno scorso, a dimostrazione che per certe referenze (frutticole in particolare) la certificazione stenta a decollare.

Trovano un loro spazio fiori eduli (Altamura nel banco del fresco), fiori disidratati commestibili arricchiti di frutta secca, miscele per preparazioni dolci e salate, snack da gustare durante la giornata (L’Insalata dell’Orto). Prodotti nuovi, che strizzano l’occhio alla ristorazione e alle cucine d’autore ma anche ad un consumatore sempre più attento agli aspetti estetici e salutistici. C’è da scommettere che è solo l’inizio e che il prossimo anno se ne vedranno molti di più, complici le campagne promozionali veicolate dai social.

Anche la quarta gamma si arricchisce di nuove varianti, proteiche principalmente, come l’ultima linea di Euroverde (Bontà Proteiche). Un settore che cerca a tutti i costi di uscire dalle difficoltà del momento ricercando nuovi target di consumatori. sportivi e salutisti in questo caso. Si intravede un certo movimento nell’associazionismo, con consorzi che nascono (Dolce Passione è una new entry nel mondo delle angurie), crescono in particolare quelli che fanno riferimento a Dop e Igp, ne abbiamo avuto un assaggio nel convegno organizzato in collaborazione con il Consorzio della Cipolla Rossa di Tropea Igp, di cui parleremo prossimamente. Non mancano infine nuove iniziative come quella per la frutta secca promossa da Ismea.

Soddisfatti gli operatori agli stand che parlano di una vetrina importante per il made in Italy dell’ortofrutta. E a giudicare dagli stand, sempre super affollati, anche di ottime prospettive commerciali.

 

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