Cia-Agricoltori Italiani, la bioprotezione riduce lo spreco alimentare

L’Associazione ha avviato un progetto di innovazione digitale in 100 aziende agricole

Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani
Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani

La bioprotezione può svolgere un ruolo significativo nella riduzione delle inefficienze e degli sprechi alimentari. Lo sostiene Cia-Agricoltori Italiani, che ha avviato un progetto di innovazione digitale in 100 aziende agricole con Ibma Italia, l’associazione degli operatori nell’industria della bioprotezione, per la formazione attiva e le prove in campo di queste nuove tecnologie.

Favorire la transizione dalla chimica di sintesi ai bioprodotti

Secondo Cia serve una trasformazione radicale del nostro sistema agroalimentare, che deve iniziare dalle pratiche agricole. E favorire così la transizione dalla chimica di sintesi ai bioprodotti di origine naturale in agricoltura, nella logica di una riduzione, entro il 2030, del 50% dell’uso dei pesticidi chimici, come sostiene la politica Ue From Farm to Fork

Grazie alla metodologia innovativa del controllo biologico (biocontrollo), che consiste nell’utilizzo di organismi naturali -insetti utili, microrganismi, ferormoni, sostanze naturali- in grado di contrastare i parassiti, i batteri e gli agenti patogeni nocivi delle piante, si riducono anche le perdite di cibo lungo le catene di produzione e fornitura.

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