#Repartofresh. Multicedi (VéGé) valorizza la mdd Gastronauta

Per Multicedi il punto di vendita rappresenta il touchpoint primario per instaurare una relazione duratura con i clienti; il reparto ortofrutta è tra i principali driver che rendono continuativa questa relazione, qualificano il negozio, l’assortimento e valorizzano il territorio e i suoi prodotti“. Marco Fioretti, direttore acquisti piattaforma ortofrutta Multicedi (VéGé), sottolinea le linee guida del reparto ortofrutta dei punti di vendita Decò e Dodecà. “Oggi la nostra rete è in grande evoluzione; le metrature e i format dei punti di vendita sono quindi variabili. Quest’aspetto incide non poco sulla struttura del reparto che, idealmente, è sempre collocato all’entrata del punto di vendita. Se questa soluzione non è strutturalmente praticabile, l’ortofrutta diventa parte integrante della piazza del fresco -prosegue Fioretti-. Ciò ci permette di destinarle uno spazio compreso tra il 10 e il 15% dell’area vendita totale. Da ciò dipende anche lo sviluppo, più o meno marcato, di servizi accessori. All’aumentare delle metrature, infatti, la proposta si amplia e si specializza: frutta secca, legumi sfusi, referenze bio e nickel free, IV gamma evoluta e V gamma si accompagnano a servizi distintivi (come estratti, centrifugati o frutta pretagliata). Questa è la dimensione propria dei Maxistore e Superstore Decò, ma soprattutto del nostro format edlp, Dodecà“.

Quali sono le logiche espositive che adottate?
La modalità espositiva giocoforza cambia secondo le superfici di vendita. Abbiamo però impostato delle linee-guida tali da valorizzare sempre la qualità dell’esposizione, adattandosi a struttura e dimensioni del negozio. Chiaramente, dietro le quinte c’è tutto il lavoro della piattaforma ortofrutta Multicedi, che oggi sta vivendo un momento di grande fermento, facendo leva su due aspetti per noi fondamentali: persone e idee. C’è una squadra molto giovane e dinamica che lavora a stretto contatto con i punti di vendita per sviluppare concetti differenzianti: priorità alle stagionalità, attenzione alle biodiversità presenti sui vari territori, ma anche a prodotti di nicchia e ad alto contenuto di servizio.
Com’è composto il reparto e qual è la provenienza dei prodotti? 
Parliamo di circa 400 referenze di I gamma convenzionale e biologica a rotazione stagionale, suddivise per comparto merceologico. Due concetti raccontano meglio di altri la nostra visione: l’attenzione alle specialità a denominazione Igp e Dop (ne annoveriamo 40 referenze in tutto) e l’italianità delle produzioni, che è superiore al 90% sul totale.
Che calibri, pezzi e varietà offrite in punto di vendita?
Le indicazioni di mercato ci guidano verso l’obiettivo di offrire al cliente il miglior equilibrio tra prezzo, calibro e varietà. C’è poi il tema della stagionalità, che non è una scienza esatta come spesso si crede, ma una variabile che va interpretata; anno dopo anno, quindi, siamo chiamati a studiarne le variazioni, calibrare le nostre scelte d’acquisto e modificare in modo elastico l’offerta finale. È un lavoro enorme, certo, ma è l’unico modo per mantenere viva la nostra promessa di qualità.
Che tipo di lavoro portate avanti in ortofrutta con la linea mdd Gastronauta? Prevedete nuovi ingressi in futuro?

In IV gamma ci muoviamo da tempo sia con Decò, sia con Gastronauta e già dalle prossime settimane sono in arrivo diverse novità. La suggestione ora potrebbe essere lavorare a quattro mani con Decò Italia all’evoluzione della I gamma, per sviluppare a livello periferico le referenze più importanti (mele, cipolle, patate) e i grandi classici stagionali (penso ad agrumi, fragole o pesche). La nostra è una convinzione che nasce anche dall’osservazione del lavoro quotidiano dei colleghi delle vendite, che studiano di continuo soluzioni originali per proporre Gastronauta in abbinamento alle più disparate referenze del reparto. Tutto questo invita il cliente a un consumo più consapevole e, per così dire, divertente dei prodotti ortofrutticoli, che sarebbe estremamente stimolante replicare con la I
gamma, così da trasferire all’esterno tutto il valore del Gastronauta: il concetto di “viaggio nei territori del gusto” e il forte legame di fiducia che quest’eccezionale linea mdd è in grado di stabilire con chi la porta in tavola.

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