#Repartofresh. I driver di Multicedi (VéGé): stagionalità e localismi

Multicedi (VéGé), attiva con una rete di store in sei regioni italiane del sud Italia, a insegna Decò, Dodecà, Sebon, Super Risparmioso, lavora su alcuni concetti chiave:
freschezza del prodotto, garantita dagli scarichi giornalieri, l’attenzione alla
stagionalità e lo sviluppo di un assortimento sempre tarato su gusti del territorio e sui
localismi. “I reparti ortofrutta dei nostri punti di vendita hanno alle spalle una piattaforma di 6.000 mq che movimenta ogni settimana circa 400mila kg di frutta e verdure” spiega Vittorio Amatucci, direttore commerciale di Multicedi.

Vittorio Amatucci, direttore commerciale Multicedi

In media che grandezza ha il reparto e dove è collocato? 
Il reparto è quasi sempre collocato all’entrata del punto di vendita, tranne in situazioni
davvero eccezionali, legati a particolari esigenze di layout; in quei casi, l’ortofrutta
diventa parte integrante della nostra piazza del fresco. La superficie netta destinata al
reparto ortofrutta misura circa il 10-15% dell’area totale.
Quante referenze sono presenti e come sono suddivise? 
Il reparto sfiora le 400 referenze a rotazione stagionale di I gamma convenzionale e
biologica, di provenienza perlopiù italiana (90% sul totale), suddivise per comparto
merceologico. Le referenze a denominazione Igp e Dop presenti in assortimento sono 40. In generale, dedichiamo sempre molta attenzione nel comunicare le
nostre selezioni e ciò sia internamente, sia esternamente, in modo da coinvolgere
imprenditori affiliati e clienti, sensibilizzandoli sui temi della stagionalità e della
biodiversità. Particolarmente sul versante cliente finale, marketing e vendite
selezionano ogni mese le peculiarità più interessanti in uscita nel periodo, per poi
comunicarle in punto di vendita (con materiale PoP dedicato), attraverso i monitor della
segnaletica digitale (ove presenti) e tramite i canali digitali, sui quali è possibile
approfondire il racconto e inserire multipli contenuti multimediali, ad alto tasso di
coinvolgimento e gradimento.

Ci sono store particolarmente simbolici per questo reparto? 
Proprio per quanto ci dicevamo prima sul tema delle metrature, è chiaro che lo spazio
a disposizione incida in modo importantissimo sulla capacità di ogni singolo punto di
vendita di esprimere più o meno marcatamente tutti gli aspetti caratteristici del nostro
reparto ortofrutta tipo.
Se rimaniamo tra i punti vendita di vicinato, i Supermercati Decò di Mentana (RM),
Montesilvano (PE) o Avellino – via Pedicini ben rappresentano quella particolare
vocazione dell’insegna verso il mondo del fresco quotidiano. All’aumentare delle
metrature, l’esplosione dell’assortimento (frutta secca, legumi sfusi, prodotti nickel
free, V gamma e biologico) e dei servizi correlati (succhi e centrifugati, frutta tagliata,
ortaggi e verdure pronti e cuoci) diventa più piena e caratterizzante. I Maxistore Decò
di Valmontone (RM) e Salerno, al pari dei Superstore Decò di Santa Maria Capua Vetere
(CE) e Ariccia (RM) sono dei buoni alfieri di questo concetto. Questa piena vocazione al
mondo dell’ortofrutta si respira anche nei nostri punti di vendita Every Day Low Price
a insegna Dodecà: la filosofia sposata da questi supermercati fa sì che, rispetto ad altri
format tradizionali, il mondo del fresco assuma una centralità più marcata rispetto allo
scatolame e, quindi, reparti come l’ortofrutta recitino un ruolo strategico e, in certi
casi, predominante.

Che rapporto avete con i fornitori?
I nostri 80 fornitori sono perlopiù partner storici, che hanno visto il nostro progetto
aziendale nascere, crescere, evolversi. A questi si aggiungono, poi, dei nuovi ingressi,
molto utili nella logica di un’integrazione periodica e costante di nuove categorie. In ogni regione vantiamo un contatto diretto. Ciò ci permette di favorire realtà medio-
piccole rispetto a grandi aziende, tutelando allo stesso tempo il territorio, il suo tessuto
imprenditoriale e la stagionalità dei prodotti che portiamo sui nostri banchi. Dietro
ogni referenza, in effetti, si cela spesso un piccolo agricoltore o un’impresa locale,
certificati e qualificati, i cui prodotti sono sottoposti, oltre alle normali analisi, a
ulteriori controlli sui multiresiduali, così da garantire una piena sicurezza ai clienti che
ci scelgono per la loro spesa quotidiana del fresco.
I fornitori hanno anche accettato con interesse un progetto che abbiamo molto a cuore
e che ci ha permesso di ridurre gli imballaggi del 25% nell’ultimo trimestre,
sostituendo il cartone ai precedenti packaging in plastica. Puntiamo, infatti, a una
radicale de-plastificazione dell’ortofrutta entro la fine dell’anno venturo.

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