La passione delle persone per valorizzare il reparto ortofrutta

Nello scorso anno abbiamo visto la crescita dell’eCommerce e al contempo del discount, che di discount ha ormai solo l’etichetta, ma nella sostanza è sempre più vicino al supermercato tradizionale, grazie a un assortimento razionale che punta sulla promessa di convenienza molto chiara nel grocery, arrivata anche al fresco e freschissimo. Nell’ortofrutta ha quasi già raggiunto, e se non l’ha fatto è perché non ha ancora intenzione di farlo, i livelli medi espressi dalla grande distribuzione, senza parlare di chi -puntando sulla frutta- è diventato sponsor della Nazionale Italiana.

Ma come può il supermercato tradizionale competere a partire dall’ortofrutta? I retailer si stanno rendendo conto che deve aumentare il livello qualitativo di offerta, perché sulla fascia medio bassa sono perdenti rispetto ai discount, non possono infatti competere con la stessa proposta di prodotti, ma poca efficienza nella logistica, di chi riesce a concentrare offerta e vendite. Ci sono dunque tutti i presupposti per un salto di qualità: i clienti sono più attenti alla salute, alla stagionalità, allo spreco, ai prodotti italiani tracciabili dall’origine, per questo è importante investire sulle persone in reparto e anche nell’ufficio acquisti.

Se fino a qualche anno fa chi lavorava nel reparto e chi comprava ortofrutta sembrava mandato in “caserma punitiva”, ora non deve essere più così: serve scegliere persone preparate che abbiano passione per ciò che fanno. Il reparto ortofrutta, vero biglietto da visita del negozio, si presta a fare cromia, esposizioni di impatto, si pensi al mercato rionale, ma bisogna trovare persone appassionate che sappiano valorizzarlo e tenerlo curato in ogni ora del giorno, non basta solo caricare e scaricare cassette. Al contempo il ruolo del buyer deve evolversi da ottimo negoziatore a figura in grado di scoprire prodotti e stipulare partnership con i produttori, alla ricerca della distintività. Altrimenti l’avrà sempre vinta, oltre al discount, anche Cosimo, il fruttivendolo sotto casa mia.

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