I retailer cercano di intercettare il ritorno della domanda del bio

Ampliamento delle offerte di quarta e quinta gamma, degustazione in negozio e introduzione di referenze con prezzo accessibile per stimolare i consumi

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Nel 2024 le vendite alimentari di prodotti bio sul mercato nazionale hanno superato i 6,5 miliardi di euro, secondo i dati dell’Osservatorio Sana di Nomisma. A trainare la crescita del mercato sono prevalentemente i consumi domestici che sfiorano i 5,2 miliardi di euro dove la parte preponderante è giocata dalla distribuzione moderna (3,3 miliardi, +5,3%) che incide per il 64% delle vendite. L’ortofrutta rappresenta un settore strategico per il segmento: “Il bio rappresenta il 10% degli acquisti totali di ortofrutta” evidenza Elisa Macchi, direttrice di Cso Italy.
Ma come si stanno muovendo i retailer? Sull’ortofrutta biologica Coop, dopo aver nel recente passato commissionato un’analisi ad hoc sul consumatore, nel 2025 si concentrerà sull’ottimizzazione degli assortimenti con un focus particolare alle medio-piccole superfici.

“Possiamo dire che nel panorama distributivo nazionale siamo stati tra i precursori puntando sul nostro marchio Vivi Verde attraverso un’accurata selezione di prodotti e fornitori -spiega Carmen Quatrale, senior brand manager Ambiente, Benessere, Solidarietà, Coop Italia-. Da molti anni sui nostri scaffali a marchio Vivi Verde trovano spazio non solo centinaia di referenze di prima gamma (dalle classiche carote al cavolfiore romanesco, passando per lo zenzero), ma anche una linea completa di zuppe pronte di quinta gamma; una linea di olive in busta, odori in busta, insalate di quarta gamma e di prima gamma evoluta, oltre a diverse decine di referenze di frutta secca e semi edibili passando, infine, per una linea completa di legumi 100% italiani. Supportiamo il tutto con diversi momenti promozionali spesso anche su formati fuori standard”.

Carrefour Italia sta lavorando su più fronti per accelerare la crescita del biologico nell’ortofrutta. “Stiamo ampliando la gamma di ortofrutta bio sfusa, che non solo offre maggiore flessibilità d’acquisto ai clienti, ma riduce anche l’impatto ambientale legato agli imballaggi -fa sapere Hervé Martin, coordinatore mdd e direttore eccellenza merceologica di Carrefour Italia-. Crediamo molto nell’importanza di far conoscere i prodotti biologici attraverso esperienze dirette, per questo nei nostri punti di vendita organizziamo degustazioni che permettono di apprezzarne la qualità e il sapore”. Oltre alla diffusione della conoscenza in termini di prodotti biologici, un grande lavoro va fatto anche nell’accessibilità di queste referenze. “Abbiamo introdotto prodotti biologici a meno di un euro proprio per avvicinare ancora più persone a questo tipo di consumo. Inoltre lavoriamo a stretto contatto con fornitori bio come Canova e Brio, con l’obiettivo di ampliare la rete di produttori biologici e sostenere chi sceglie di convertire la propria produzione a un modello più sostenibile”. Un altro aspetto fondamentale è l’impegno con il Food Transition Pact, che coinvolge non solo fornitori esclusivamente bio, ma anche aziende impegnate nella tutela della biodiversità e nella riduzione dell’impatto ambientale. “Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo che il biologico diventi una scelta possibile per tutti i nostri clienti, migliorando l’accessibilità, la qualità e la visibilità di questi prodotti nei nostri di punti di vendita”.

Tra gli articoli dell’ortofrutta, Lidl propone attualmente 15 referenze certificate biologiche, per esempio arance, limoni, mele, broccoli, zucchine e cipolle. A queste se ne aggiungono altre inserite con la logica dell’in&out in concomitanza con le settimane promozionali dedicate all’alimentazione consapevole. “A metà del 2024, inoltre, abbiamo introdotto le nostre nuove insalate Vallericca da produzione integrata -spiega Alessia Bonifazi, responsabile corporate affairs-. Il nostro impegno per sostenere la gamma di prodotti bio si traduce anche in un differenziale di prezzo contenuto tra prodotto bio e non bio, fattore che rende questa categoria maggiormente accessibile. Tutte le nostre referenze bio sono poi esposte a scaffale accanto alle corrispettive versioni ‘tradizionali’, per proporre ai clienti un’alternativa più sana e sostenibile per ogni categoria merceologica. Per sostenere i consumi bio e a basso impatto ambientale, collaboriamo strettamente con i fornitori e promuoviamo un’alimentazione consapevole tramite le nostre offerte, il volantino settimanale e altri mezzi di comunicazione in store. Gli inserimenti in&out ci permettono di testare le nuove referenze per valutarne un successivo inserimento continuativo in assortimento. Inoltre collaboriamo con influencer e content creator che producono per i nostri canali social contenuti come ‘svuota la spesa’ o ricette salutari e a basso impatto ambientale”.

Aldi ha aggiornato recentemente la styleguide per tutte le categorie merceologiche con l’intento di rendere più facilmente identificabili i prodotti e consentire ai clienti di riconoscere meglio tutte le referenze bio, presenti in molti dei reparti. L’intenzione -fa sapere il reparto National Buying di Aldi Italia- è quella di mantenere costante la quota di referenze attualmente presenti in assortimento, con la possibilità di proporle anche nei volantini promozionali. Il retailer è sempre alla ricerca di nuove referenze che possano arricchire l’offerta. “Tutto ciò non sarebbe possibile senza un attento monitoraggio dei trend di consumo e dei gusti dei nostri clienti: aspetti che ci permettono di proporre un assortimento di qualità e conveniente grazie alla formula del Prezzo Aldi”.

Da NaturaSì una campagna di trasparenza su finocchio, arance e kiwi

Qualità, cultura del prodotto e tracciabilità sono per i canali specializzati driver d’acquisto fondamentali. Con la campagna Sosteniamo l’agricoltura, NaturaSì ha avviato un progetto di trasparenza sui prezzi. Su alcuni prodotti, accanto al prezzo finale, viene indicato il valore corrisposto agli agricoltori e ai trasformatori. “Vogliamo rendere chiaro il valore riconosciuto ai diversi attori della filiera -fa sapere Fabio Brescacin, founder e presidente di NaturaSì-.

Abbiamo promosso una campagna di trasparenza sul prezzo di alcuni prodotti simbolici come il pomodoro, spesso legato al fenomeno del caporalato, e altri tre prodotti ortofrutticoli italiani di stagione: finocchio, arance da spremuta e kiwi. Occorre una rivoluzione del sistema: solo in Europa, negli ultimi 15 anni, sono sparite oltre 5 milioni di aziende agricole.

Tra il 2005 e il 2020, quasi il 40% delle attività ha abbandonato i campi. Per invertire questa tendenza, l’agricoltura deve tornare attrattiva soprattutto per i giovani. Per farlo bisogna garantire loro un reddito dignitoso e il rispetto per il lavoro dell’agricoltore. L’agricoltura biologica dimostra che un’altra strada è possibile”. •

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Retailers are trying to intercept the return of organic product demand

Expansion of fourth and fifth range offerings, in-store tasting, and introduction of affordable products to stimulate consumption

In 2024, food sales of organic products on the national market exceeded 6.5 billion Euros, according to data from the Sana Observatory of Nomisma. The growth of the market is mainly driven by domestic consumption, which is close to 5.2 billion Euros, where the predominant part is played by modern distribution (3.3 billion Euros, +5.3%), which accounts for 64% of sales. Fruit and vegetables represent a strategic sector for the segment. Elisa Macchi, director of Cso Italy, underlined: ‘Organic products represent 10% of total fruit and vegetable purchases’. How are retailers moving? As for organic fruit and vegetables, Coop, after having recently commissioned an ad hoc analysis on consumers, in 2025 will focus on optimizing its assortments with a particular focus on medium-small surfaces. Carmen Quatrale, senior brand manager Environment, Well-being, Solidarity, Coop Italia, explained: ‘We can say that in the national distribution panorama we have been among the precursors by focusing on our ‘Vivi Verde’ brand through a careful selection of products and suppliers. For many years, on our Vivi Verde brand shelves there has been space not only for hundreds of first-range references (from classic carrots to Romanesco cauliflower, through ginger), but also for a complete line of ready-made fifth-range soups; a line of bagged olives, bagged herbs, fourth-range and advanced first-range salads, as well as several dozen references of dried fruit and edible seeds, and finally, for a complete line of 100% Italian legumes. We support everything through various promotional moments, often also on off-standard formats’.
Carrefour Italia is working on several fronts to accelerate the growth of organic fruit and vegetables. Hervé Martin, distributor brand coordinator and director of merchandise excellence at Carrefour Italia, explained: ‘We are expanding the range of loose organic fruit and vegetables, which not only offers customers greater purchasing flexibility, but also reduces the environmental impact linked to packaging. We strongly believe in the importance of making organic products known through direct experiences. For this reason, we organize tastings in our stores that allow customers to appreciate their quality and flavor’. In addition to spreading knowledge in terms of organic products, a lot of work must also be done in terms of accessibility of these products. ‘We have introduced organic products whose cost is less than one Euro precisely to bring even more people closer to this type of consumption. We also work closely with organic suppliers such as Canova and Brio, with the aim of expanding our network of organic producers and supporting those who choose to convert their production to a more sustainable model’. Another fundamental aspect is the commitment to the Food Transition Pact, which involves not only exclusively organic suppliers, but also companies committed to protecting biodiversity and reducing environmental impact. ‘Our goal is clear: we want organic products to become a possible choice for all our customers, improving their accessibility, quality, and visibility in our stores’. Among the fruit and vegetable products, Lidl currently offers 15 certified organic references, for example oranges, lemons, apples, broccoli, courgettes, and onions. In addition, there are other organic products inserted with the in&out logic in conjunction with the promotional weeks dedicated to conscious eating. Alessia Bonifazi, corporate affairs manager, explained: ‘In addition, in mid-2024, we introduced our new Vallericca salads from integrated production. Our commitment to supporting the range of organic products also translates into a low price differential between organic and non-organic products, a factor that makes this category more accessible. All our organic products are then displayed on the shelves next to the corresponding ‘traditional’ versions, to offer customers a healthier and more sustainable alternative for each product category. In order to support organic and low environmental impact consumption, we work closely with suppliers and promote conscious eating through our offers, our weekly flyer, and other in-store communication media. In-&-out insertions allow us to test the new products to evaluate their subsequent continuous inclusion in our assortment. We also collaborate with influencers and content creators who produce content for our social channels, such as ‘empty your shopping bags’ or healthy and low environmental impact recipes’.
Aldi has recently updated its style guide for all product categories with the aim to make products more easily identifiable and allow customers to better recognize all organic references, present in many of its departments. The intention, as the National Buying department of Aldi Italy communicated, is to keep the share of references currently present in the assortment constant, with the possibility of proposing them in its promotional flyers, too. The retailer is always looking for new references that can enrich the offer. ‘All this would not be possible without careful monitoring of consumer trends and our customers’ tastes: these aspects allow us to offer a quality and affordable assortment thanks to the Aldi Price formula’.

From NaturaSì a transparency campaign concerning fennel, oranges, and kiwis
Quality, product culture, and traceability are fundamental purchasing drivers for specialized channels. Through ‘Sosteniamo l’agricoltura’ (We support agriculture) campaign, NaturaSì has launched a price transparency project. On some products, next to the final price, the value paid to farmers and processors is indicated. Fabio Brescacin, founder and president of NaturaSì, told: ‘We want to make clear the value recognized to the various actors in the supply chain. We have promoted a transparency campaign concerning the price of some symbolic products such as tomatoes, often linked to the phenomenon of illegal recruitment, and three other seasonal Italian fruit and vegetables: fennel, oranges for juicing, and kiwi. A revolution of the system is needed: in Europe alone, over the last 15 years, over 5 million agricultural companies disappeared. Between 2005 and 2020, almost 40% of businesses abandoned the fields. To reverse this trend, agriculture must become attractive again, especially for young people. To do this, we must guarantee them a decent income and respect for farmer’s work. Organic farming shows that another path is possible’.

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