L’ortofrutta nello store autonomo Conad Tuday di Verona

A metà novembre 2023 ha aperto a Verona il primo supermercato d’Italia senza addetti alle casse, con insegna Tuday di Conad, gestito dalla cooperativa Dao come abbiamo scritto su gdoweek in cui abbiamo anche approfondito la l’infrastruttura tecnologica che permette di abilitare la modalità di spesa Prendi&Vai. Su Fresh Point Magazine ci focalizziamo sul reparto ortofrutta, con le referenze esposte in un’isola centrale che si incontra entrando nel negozio, in questo caso non basta prelevare la. referenza dallo scaffale, come avviene per la maggior parte del grocery, ma deve essere pesata sulla bilancia presente nello store che è poi collegato al sistema che genera il carrello virtuale.

Così abbiamo fatto qualche domanda ai responsabili della cooperativa Dao per capire come gestiscono frutta e verdura all’interno dello store autonomo.

Perché avete deciso di avere al vostro interno referenze sfuse di frutta e verdura e pane a libero servizio e non avete scelto prodotti confezionati?

Abbiamo voluto mantenere la struttura di un negozio tradizionale, affiancandola ad una selezione di prodotti confezionati a peso imposto. Abbiamo lavorato per adattare la tecnologia dell’esperienza di spesa al mantenimento di due pilastri, quali ortofrutta sfusa e pane fresco. Da Tuday Prendi&Vai si fa la spesa come in un punto di vendita tradizionale, dove la tecnologia interviene per rendere il tutto più fluido e veloce. Stiamo parlando di un negozio di prossimità a tutti gli effetti, com’è nello stile della nostra cooperativa.

Quante referenze sfuse ortofrutticole sono presenti in vendita? Con quali criteri sono state scelte?

Abbiamo un range variabile tra le 24 e le 28 referenze sfuse, in questo periodo stagionale, diviso circa al 50/50 tra frutta e ortaggi. La scelta dell’assortimento ricalca le dinamiche in essere sul resto della rete, con una grande attenzione alla stagionalità, al territorio e alle rotazioni.

Come vengono gestite a sistema queste referenze rispetto a quelle “inscatolate”? Bisogna inserirle a mano?

Il cosiddetto processo di onboarding nel sistema è analogo a quello delle altre referenze. Cambiano poi flusso e tracciatura dopo il picking del prodotto dall’isola dell’ortofrutta. In questo caso infatti, la mappatura delle referenze passa attraverso la pesatura in bilancia. Il flusso è automatizzato, come quello dei prodotti a peso imposto, con l’intervento manuale a coordinare il processo di allineamento tra sistema e bilance.

L’assortimento dei prodotti ortofrutticoli è diverso rispetto agli altri Tuday che gestite?

La gestione del prodotto sfuso è coerente con le dinamiche assortimentali del canale Tuday. Qui la differenza è legata agli spazi disponibili.

Lo spazio messo a disposizione per prodotti di quarta e quinta gamma è diverso?

In particolare per i prodotti confezionati e lavorati c’è differenza rispetto al format di prossimità tradizionale. L’attenzione alle soluzioni pasto, declinata in tutte le sue variabili, è ancora più marcata in questo modello di punto vendita. È coerente con l’esperienza di spesa veloce, per chi cerca un pasto pronto durante la pausa, uno snack al volo, un vegetale per la spesa dell’ultimo minuto, tutto unito alla necessita di un’esperienza di spesa fluida.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome