Aspiag Service aderisce al protocollo di filiera del Veneto

Il protocollo di filiera impostato da Regione Veneto per sostenere lo sviluppo della filiera agroalimentare locale trova una sponda importante con l’adesione di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar e insegna di riferimento nel Triveneto. L’iniziativa della Regione è finalizzata al sostegno di settori di nicchia, con lo scopo di tutelarne l’occupazione interna ed è finalizzata alla creazione di campagne promozionali in grado di ampliarne la visibilità in sede di commercializzazione. Il documento regola i requisiti dei prodotti agricoli e caseari che possono beneficiare fra l’altro di particolari finanziamenti. E parla esplicitamente di accordi con il mondo della distribuzione.

Le produzioni coinvolte nel progetto

Fanno parte dei primi i radicchi di Treviso, di Castelfranco, di Chioggia e del Veronese, accanto all’asparago bianco di Bassano Dop. Si tratta di produzioni che rispettano i requisiti individuati dalla Regione, a partire dal fatto che l’intera produzione avvenga in territorio veneto. Ma si tratta di un protocollo aperto: l’obiettivo infatti della Regione Veneto è quello di inserire ulteriori produzioni di filiera completa allargando le categorie -oltre che ai formaggi- anche a salumi, carne, ittico e pesca. Allo stesso modo anche i retailer coinvolti potrebbero aumentare, anche in considerazione del fatto che lo scenario competitivo locale vede in posizioni di primo piano soprattutto imprese di distribuzione locali, associate alle principali insegne nazionali.

Il Veneto ha una forte presenza di produzioni certificate Dop, Igp, Sgt. Con 91 certificazioni vanta il primato in Italia”. Sono le filiere ortofrutticole a dare consistenza a questo primato, mentre le produzioni casearie incidono di più per valore e il vino è quello che maggiormente può trarre vantaggio da politiche di scaffale favorevoli nei punti di vendita. Dal canto suo Aspiag Service si è detta fiera, per bocca dell’Ad Harald Antley, di essere il primo soggetto distributivo a inserirsi nel progetto. “Abbiamo una profonda cultura radicata nel territorio e da tempo investiamo nella promozione di eccellenze locali. È parte del nostro dna”.

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