Andamento prezzi ortofrutta in Italia al 15 gennaio

Aumentano le quotazioni dei carciofi, lattughe, clementine, peperoni, melanzane, pere e zucchine; in calo arance, cavolfiori e pomodori

In diminuzione la disponibilità di pere italiane; continua la campagna del kiwi nazionale
In diminuzione la disponibilità di pere italiane

Entrano in piena campagna le arance Tarocco siciliane e aumenta la domanda per le clementine. Il freddo determina un aumento dei prezzi dei carciofi,  lattuga, melanzane e zucchine. Produzione in affanno per i peperoni siciliani. Diminuiscono i quantitativi delle pere italiane e aumentano i prezzi: la varietà Abate Fetel tra le prime ad avere una fine anticipata della commercializzazione.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 15 gennaio 2023. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 15 gennaio 2024 in PDF cliccando qui

Arance: prezzi in diminuzione

Volge al termine la campagna delle arance Navelina italiane e spagnole con la domanda che si sposta pienamente sulle arance Tarocco siciliane la cui campagna entra nel pieno della produzione. Prezzi in calo anche per questa varietà, soprattutto per i calibri maggiori, che ha mantenuto un livello alto ma comunque non ricevendo una buona domanda. Con l’arrivo delle temperature più fredde la domanda dovrebbe risalire significativamente, nonostante i prezzi risultano ancora più alti rispetto la media del periodo. Qualità che sta aumentando insieme alla pigmentazione.

Carciofi: prezzi in risalita

Ritorna a salire il prezzo dei carciofi, il freddo di queste ultime giornate favorisce un aumento della domanda. Prezzi che stanno viaggiando su livelli superiori a dodici mesi fa con minori quantitativi raccolti ma che comunque soddisfano appieno la domanda. Diverse le varietà presenti e le richieste sono spostate su varietà diversa a seconda del bacino di utenza, carciofi spinosi più richiesti al Nord Italia e Sardegna, mentre violetto e romanesco nei mercati del centro Sud.

Cavolfiori: prezzi in calo

Prezzi allineati nei diversi mercati per il cavolfiore che in generale segna un leggero calo, soprattutto nel mercato di Torino. Domanda stabile e qualità ancora non ottimale. Si prevede un aumento nelle prossime giornate a causa del brusco calo termico avuto in queste ultime giornate.

Clementine: prezzi in aumento

Con le temperature invernali aumenta la domanda per le clementine, che fino a questo momento hanno goduto di un prezzo molto basso con l’alta disponibilità e per attirare l’attenzione dei consumatori che non hanno esposto una buona domanda a causa delle temperature ancora alte. Prezzi senza particolari differenze a seconda delle zone di produzione.

Lattughe: prezzi in aumento

Aumento significativo dei prezzi per le lattughe. Con l’arrivo del freddo e delle gelate notturne la produzione subisce un deciso rallentamento, provocando un minor apporto di prodotto nei mercati che così subiscono un aumento delle quotazioni in particolar modo per la varietà Gentile. Domanda che viaggia su buon livello, tipico dopo le festività. Presente ancora l’Iceberg spagnola.

Melanzane: prezzi in forte aumento

La settimana inizia con un forte aumento per le melanzane. Minor ingresso di prodotto proveniente dalle serre siciliane, con la produzione a rilento a causa dell’arrivo del freddo. Termina la vendita della varietà lunga e ciò influisce anche sulle quotazioni in aumento per le altre varietà che non riescono a rispondere pienamente alla domanda.

Peperoni: impennata dei prezzi

Aumento considerevole dei prezzi in tutti i mercati italiani, per il peperone italiano, esclusivamente prodotto in Sicilia. Produzione in affanno e quantitativi inferiori rispetto il livello della domanda ciò sta portando ad un incremento delle quotazioni. Anche il prodotto spagnolo che affianca la produzione italiana registra una crescita nei prezzi. Questo livello dei prezzi è stato già registrato negli anni scorsi in alcuni mercati, come ad esempio Bergamo.

Pere: prezzi in ulteriore aumento

Diminuiscono i quantitativi delle pere italiane e aumentano i prezzi, in particolar modo, la varietà Abate Fetel, che è tra le prime ad avere una fine anticipata della campagna. Ciò permette un riversamento della domanda sul prodotto importato, in particolare dalla Spagna quest’anno, che registra a sua volta un aumento dei prezzi nonostante la qualità non sia su alti livelli come il tipico prodotto italiano, che purtroppo quest’anno ha avuto una campagna rovinata e decimata dalle gelate straordinarie in primavera.

Pomodori: prezzi in lieve calo

Trend alto per i pomodori, come avviene solitamente in pieno inverno. Prezzi che registrano un livello superiore rispetto a gennaio scorso, ma questa settimana si registra un leggero calo dei prezzi soprattutto per alcune varietà, come il Piccadilly presente in buone quantità. Degno di nota il mercato dei pomodori verdi, cuore di bue, che ha visto un importante livello dei prezzi, di molto più alto confrontato a dodici mesi fa, complice una domanda in aumento a fronte però di una disponibilità non alta.

Zucchine: prezzi in forte rialzo

Ritorna a salire in maniera importante il prezzo delle zucchine scure italiane. Presente prodotto di serra, coltivato in Sicilia e Lazio principalmente che ricevono una buona domanda essendo uno degli ortaggi più richiesti nei mercati. Qualità segnata dal freddo che non permette una veloce e buona maturazione del prodotto, con un conseguente calo dei quantitativi raccolti. Prezzi che non tendono verso un calo, salvo un calo della domanda che può spingere il prezzo verso il basso nel periodo più freddo dell’anno.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome