Terra dei fuochi, a rischio il 2% dei terreni

Si sono concluse le indagini tecniche per la mappatura dei terreni destinati all’agricoltura della regione Campania. I controlli hanno interessato 57 comuni della cosiddetta Terra dei fuochi: 33 nella provincia di Napoli e 24 nel Casertano per un totale di 1.076 km2. e sono 51 i siti risultati a rischio, per un totale di 64 ettari di suolo agricolo. Le aree ritenute sospette rappresentano il 2% delle superfici controllate, per un totale di 21,5 km2, di cui 9,2 km2 destinati all’agricoltura.

Entro 90 giorni, con un decreto interministeriale, verranno effettuate indagini per indicare i terreni ‘no food’, cioè interdetti alla produzione alimentare, quelli destinati solo a colture diverse dalla produzione agroalimentare in considerazione delle capacità fitodepurative e quelli destinati solo a determinate produzioni agroalimentari.

Il Mipaaf ha disposto di bloccare da subito la vendita dei prodotti ortofrutticoli dei terreni classificati nei tre su cinque livelli di rischio maggiori; l’immissione sul mercato delle singole colture è consentita ad almeno una di queste condizioni: a) che le colture siano state già oggetto di controlli ufficiali con esito favorevole negli ultimi 12 mesi; b) che siano state effettuate indagini, su richiesta e con spese a carico dell’operatore, dall’autorità competente, con esito analitico favorevole.

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