Mele italiane più competitive con lo storico accordo tra Melinda e La Trentina

Definita una roadmap per la creazione di una comune organizzazione per la commercializzazione dei prodotti, in un soggetto che sappia competere al meglio sui mercati globali

Da sinistra Odorizzi, Brochetti e Fezzi

Le due principali organizzazioni di produttori trentini, Melinda e La Trentina, hanno stretto un accordo di collaborazione storico per il futuro del comparto melicolo italiano, che segue e porta a un nuovo livello il “test” già effettuato sulle ciliegie.

Nascerà così una comune organizzazione per la commercializzazione dei prodotti, che sappia però valorizzare i rispettivi marchi, tenuti comunque separati. Un passo in avanti per superare la frammentazione che da sempre rappresenta un tallone d’Achille nella proposta dei prodotti italiani sui mercati globali.

Accordo Melinda La Trentina tutti i vantaggi, non solo commerciali

Diversi i vantaggi che ne deriveranno a partire dal miglioramento della gestione delle vendite e del servizio al mercato all’ottimizzazione delle risorse interne. L’accordo è poi l’occasione di una ridefinizione dell’assetto varietale che consentirà di selezionare la migliore qualità dei frutti.

Un momento della presentazione dell’accordo di collaborazione tra Melinda e La Trentina

Il presidente della Cooperazione Trentina Mauro Fezzi ha parlato di “momento storico per la frutticoltura provinciale. Il movimento cooperativo rappresenta uno strumento in mano ai produttori, che deve essere utilizzato dalle persone. La cooperazione nasce con l’esigenza di integrare i piccoli, per fare in modo che diventino più grandi. È il mercato che richiede soggetti sempre più grandi. Un domani potrebbero aprirsi le porte anche ad altri operatori trentini”.

“Ci rendiamo conto – ha sottolineato Michele Odorizzi, presidente del Consorzio Melinda – che a livello mondiale si sono piantate parecchie piante di melo. La concorrenza è alle porte, le nubi all’orizzonte sono tante. Con questo primo passo dobbiamo coordinarci e dare risposte al territorio. La collaborazione non riguarderà solo aspetti commerciali ma anche l’organizzazione della produzione”.

“Una importante colonna è l’assortimento varietale – ha proseguito il presidente de La Trentina Rodolfo Brochetti -. In collaborazione con Apot si sta ragionando per proporre un diverso assortimento, con una diminuzione delle golden nelle zone meno vocate sostituendole con nuove varietà. Auspichiamo che questa aggregazione faccia da catalizzatore ad un processo di riorganizzazione a livello provinciale”.

I numeri di Melinda e La Trentina

Il Consorzio Melinda è costituito da oltre 4.000 famiglie di frutticoltori riunite in 16 cooperative che coltivano globalmente circa 6.700 ettari di meleti nella Val di Non e Val di Sole in Trentino. La produzione media annua di mele Melinda è di oltre 400.000 tonnellate, circa il 20% della produzione italiana, 1300 i dipendenti e un fatturato di 250 milioni di euro.

Sono a oggi circa 1200 i soci di OP La Trentina distribuiti in cinque cooperative e cinque comuni con una produzione di 57.000 tonnellate di mele per 1200 ettari coltivati, 250 gli addetti e un fatturato di circa 31 milioni di euro.

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