Solanacee, gli schermi di Arrigoni contro il grande caldo

Prisma e Robuxta sono in grado di ridurre le temperature in serra  anche di 9 gradi

Gli schermi termoriflettenti Robuxta di Arrigoni sono progettati specialmente per l’uso su tensostrutture
Gli schermi termoriflettenti Robuxta di Arrigoni sono progettati per l’uso su tensostrutture

Il mese di giugno 2019 è stato il più caldo di sempre, con due gradi sopra la norma, secondo i dati di Copernicus, il servizio del programma Ue. Contro i cambiamenti climatici arrivano due soluzioni ad hoc per le Solanacee. Gli schermi termoriflettenti Prisma e Robuxta di Arrigoni, azienda leader a livello internazionale nella progettazione e produzione di agrotessili per l’agricoltura.

La luce si diffonde in modo uniforme, si allungano i cicli colturali e si migliora il contenuto in polifenoli

Lo schermo Prisma di Arrigoni utilizzato dall'azienda Spataro di Ispica
Lo schermo Prisma di Arrigoni utilizzato dall’azienda Spataro

Prisma e Robuxta sono gamme di schermi termoriflettenti in grado di ridurre le temperature all’interno di ogni serra e di allungare di conseguenza i cicli colturali. Sono ideali per la coltivazione di Solanacee (pomodori, peperoni, melanzane eccetera), ma anche baby leaf e piccoli frutti.

Prisma, in particolare, ottimizza la diffusione della luce garantendo il controllo della temperatura per serre ad alta tecnologia. La luce si diffonde in modo uniforme attorno alla pianta, anche nelle parti più basse. Si riducono i danni da scottature e si migliora, tra l’altro, il contenuto in polifenoli negli ortaggi.

“Dallo scorso anno abbiamo introdotto le reti Prisma LDF di Arrigoni e abbiamo avuto meno 8-9 gradi  in meno di temperatura all’interno delle serre e una situazione di irradiazione soffusa che ci consente di prolungare i cicli produttivi” è la testimonianza di Rosario Spataro, titolare dell’omonima azienda agricola di Ispica (Rg), specializzata nella coltivazione biologica in serra di pomodori di diverse varietà.

Gli schermi Robuxta sono  invece progettati specialmente per l’uso su tensostrutture. Garantiscono elevata resistenza meccanica, migliore distribuzione della luce intorno alle piante, anche con ridotta necessità di irradiazione. E minori danni dovuti a radiazione diretta grazie alla diffusione e alla riflessione dei raggi infrarossi.

Varietà resistenti alla siccità, metodi e che fanno risparmiare: l’agricoltura costretta a trovare soluzioni al cambiamento climatico

“Le mutate condizioni climatiche – commenta Milena Poledica, agronoma di Arrigoni – influenzano le colture in modi diversi, sia in termini di intensità sia di resa. La tecnologia a disposizione degli agricoltori può modulare in modo significativo queste influenze: progressi quali le varietà migliorate resistenti alla siccità, i metodi di coltivazione che fanno risparmiare acqua e riducono la necessità di fertilizzanti. Le nuove soluzioni dell’azienda Arrigoni aiutano gli agricoltori ad adattarsi alle nuove sfide in atto”.

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