Piccoli frutti a km zero distribuiti in apecar

Un’assenza che fa la differenza. Quegli “straberry” senza la w sono indubitalmente “made in Italy”. Anzi, sono sicuramente coltivati nell’hinterland milanese – a Cassina de’ Pecchi per la precisione – e venduti freschi ogni giorno nell’arco di una quindicina di chilometri da dove sono raccolti. Trovarli è semplice: basta seguire sul sito www.straberry.it e sull’omonima pagina fabebook i percorsi dei 4 Apecar che li vendono per le vie di Milano.

Una novità recente, che si fa notare. «Cercavamo un modo per raggiungere i consumatori bypassando gli intermediari e l’idea di usare i classici Apecar Piaggio ci è piaciuta molto – spiega Guglielmo Stagno d’Alcontres, 25 anni, che ha fondato nel 2001 l’azienda, arrivata in due anni a 1 milione di € di fatturato – Ma è piaciuta molto anche ai milanesi, tanto che l’anno prossimo manderemo in giro per Milano ben 10 furgoncini».

Il potenziamento della vendita diretta non è l’unica novità prevista per il 2015, quando l’Expo farà di Milano la capitale agricola del mondo e accenderà i riflettori sul settore agroalimentare locale. «Il prossimo anno vogliamo creare degli orti da affittare ai cittadini, che potranno controllarli anche da casa grazie a una webcam, e realizzare un grande orto destinato al pick your own, dove le persone potranno venire a raccogliere direttamente frutta e verdura», spiega Stagno d’Alcontres.

Sbaglierebbe chi etichettasse Straberry come l’ennesima azienda agricola “social”. In realtà gli obiettivi dell’imprenditore sono ben più ambiziosi. «Attualmente siamo la più grande azienda della Lombardia a produrre piccoli frutti e fragole – ammette –, ma il nostro obiettivo è quello di diventare uno dei maggiori produttori a livello nazionale». Le potenzialità non mancano: Straberry ha un’area produttiva di 50mila mq, dove coltiva in fuori suolo all’esterno e in regime di agricoltura integrata, i frutti di bosco (mirtilli, lamponi e more), disponibili da maggio a settembre. La coltivazione dei mirtilli copre 4.500 mq di superficie, con attualmente 1500 piante che diventeranno 15mila nel 2015. Quanto ai lamponi le attuali 4mila piante saranno raddoppiate entro la fine del prossimo anno, inserendo anche varietà unifere e puntando sulla ripiantagione periodica per garantire la continuità produttiva. Infine ci sono le more, coltivate in pieno campo su 2mila mq di superficie, per una produzione annua di una tonnellata a stagione.

Ma il prodotto più importante per l’azienda sono le fragole, disponibili da marzo a novembre. Le piante sono state appena raddoppiate, diventando 400mila, e nel 2015 la produzione totale arriverà a 150 t. Le fragole sono coltivate fuori suolo, su canaline poste a 1,5 metri da terra, all’interno di serre in vetro, riscaldate, coperte da 6.720 pannelli pannelli fotovoltaici. Ed è proprio da qui che è partita l’azienda. Stagno d’Alcontres le ha costruite su una parte dei terreni di famiglia, coltivati a mais, per produrre energia da vendere sul mercato e oggi ornisce “elettricità “verde” a 5mila utenti

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4 Commenti

  1. Camminavo in Corso San Gottardo ieri pomeriggio ho sentito un intensissimo profumo di fragole e ho visto il vostro Ape. Naturalmente le ho comperate ed erano buonissime. Da molti anni non assaggiavo delle fragole cosi. Complimenti.

  2. Le ho comprate per il profumo che ho sentito passando davanti all’Ape in p.za 25 aprile il 3.5
    Purtroppo il sapore era meno buono delle mia aspettative
    Forse perché non erano molto mature?
    Vi voglio dare comunque fiducia e sapere dove trovarvi nei prossimi giorni
    Graze
    Brunella

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