Pere Opera, volumi raddoppiati per la campagna 2024-25

Il consorzio sarà presente a Fruit Attraction. “Tutti i primari produttori di pere sono in forte calo produttivo, a differenza dell’Italia (+120%)” rimarca il presidente Aldrovrandi

Le Pere Opera contrassegnate dal bollino
Le Pere Opera

Volumi più consistenti e il proseguimento del percorso di rilancio del brand. Buone notizie dal consorzio di frutticoltori Opera per la campagna commerciale della pera dell’Emilia-Romagna pronta a entrare nel vivo.

Calibro ottimale, Abate Fetel programmazione fino ad aprile

“I quantitativi disponibili sono più che doppi rispetto allo scorso anno, seppur ancora lontani dal pieno potenziale produttivo dei nostri soci -fa sapere Adriano Aldrovandi, presidente di Opera La Pera -. Per la campagna 2024-25 avremo pere dal calibro ottimale, con un’elevata qualità organolettica. La pera Abate Fetel ci consente di sviluppare una programmazione con i nostri partner fino al mese di aprile, cosa impossibile negli ultimi anni. Il calibro e i parametri organolettici riscontrati ci permettono di essere ottimisti sulla qualità dei frutti.

Confidiamo in una risposta positiva sul fronte dei consumi, che sosterremo anche attraverso iniziative di comunicazione e marketing, sia trade sia consumer. Vogliamo rilanciare il nostro brand, enfatizzare la disponibilità di pere italiane di qualità e comunicare ai nostri stakeholder anche attraverso la nuova pagina LinkedIn di Opera La Pera”.

Italia in controtendenza, buone prospettive per l’export

Opera La Pera sarà presente a Fruit Attraction (Fiera di Madrid, 8-10 ottobre) con un proprio stand (Hall 8 – 8C14, area CSO Italy). Il consorzio aggrega circa mille pericoltori che coltivano 3.500 ettari di pereti in Emilia-Romagna e diverse tra le più importanti aziende della filiera italiana della pera.

Le stime diffuse durante l’ultima edizione di Prognosfruit vedono i principali areali produttivi europei in forte diminuzione rispetto allo scorso anno: -26% per il Belgio, -9% per i Paesi Bassi, -15% per la Spagna. “Tutti i primari produttori di pere sono in forte calo produttivo, a differenza dell’Italia (+120%). Questo ci lascia presagire una seconda parte di stagione più favorevole al nostro prodotto in termini di condizione del mercato. Per noi l’export è fondamentale: il nostro principale mercato di destinazione è la Germania, seguito dalla Francia”.

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