Gustose e Succose, Bionde e Rosse: Barbera segmenta l’offerta arance

Calibri medio-grandi per i frutti da mangiare a spicchi, piccoli per la spremuta

La gamma di arance Barbera, Succose e Gustose, Rosse e Bionde
La gamma di arance Barbera

Le arance da tavola sono le Gustose Barbera, quelle da spremuta le Succose Barbera. Il Gruppo con sede ad Adrano, in provincia di Catania, lancia in Italia l’offerta di una doppia referenza: le arance Bionde e Rosse vengono proposte con una separazione tra le arance da tavola, con calibri medio-grandi e ideali da mangiare a spicchi, e quelle da succo, con calibri piccoli e perfette per la spremuta. “Portiamo in Italia una separazione che nel resto d’Europa è già in uso da anni” spiega Alessandro Barbera, titolare e direttore generale.

Calibri più piccoli per il caldo

Le arance Barbera prodotte ai piedi dell'Etna
Le arance Barbera coltivate ai piedi dell’Etna

Le Gustose e le Succose Barbera sono confezionate in reti girsac dove le bande sono state ridisegnate per essere in linea con i nuovi nomi. Per questa stagione ci si aspetta frutti di dimensioni più piccole a causa del caldo insistente che si è protratto a lungo. “Abbiamo sempre continuato a irrigare con costanza, quindi le piante non sono andate in sofferenza dal punto di vista agronomico e la qualità delle arance in termini di profumo e gusto non è stata intaccata, ma gli agrumi sono maturati con lentezza. Da alcuni giorni, però, le temperature si sono abbassate e l’accelerazione della maturazione porterà dimensione e colore a frutti già di per sé prelibati”.

La sostenibilità di Barbera

Negli agrumeti Barbera la gestione delle risorse idriche è certificata Global Gap Spring. Un sistema di monitoraggio dei livelli di umidità comunica con un sistema di sub-irrigazione a goccia, consentendo di fornire alle piante il corretto quantitativo di acqua e solo quando necessario, con una riduzione del 30% dei consumi e un risparmio di circa 94 milioni di litri di acqua ogni anno.

Altro sistema, legato alla tradizione ma gestito in modo innovativo, è il “pollaio mobile”, su ruote, che viene spostato nei vari lotti dell’agrumeto e permette alle galline di rasare l’erba e concimare il terreno nel modo più naturale al mondo. Inoltre, l’alimentazione degli impianti produttivi avviene con energia elettrica proveniente da pannelli fotovoltaici.  “Il futuro prossimo ci vede impegnati nello studio di sistemi di agricoltura rigenerativa che ci consentiranno di preservare ulteriormente i terreni: colture di copertura, lavorazione conservativa, pratiche per aumentare la materia organica nel suolo e promuovere la biodiversità”.

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