L’arancia Rosaria “si è fatta bionda”

Dal 22 novembre, l'offerta della Op siciliana apre a Navel, Valencia e Nave Late. Pannitteri: "Un'opportunità in più per i nostri soci"

La campagna agrumicola italiana entra nel vivo e, dopo l’avvio deludente delle clementine, cerca una rivincita con le arance. La raccolta delle varietà bionde è iniziata con una decina di giorni di ritardo rispetto alla norma e le aspettative sono buone, merito anche di un calo produttivo del 10-15% negli agrumeti, a favore di calibri più sostenuti.

Sulla scia del trend positivo, Aurelio Pannitteri, presidente della Op Rosaria, annuncia una novità importante: “Quest’anno gli standard qualitativi delle arance bionde sono posizionati su livelli ottimi. Per questo motivo, e per venire incontro alla richiesta dei produttori associati alla nostra Op di ampliare l’offerta, dal 22 di novembre Rosaria si è trasformata anche in arancia bionda. La classica retina si troverà via via riempita dalle varietà Navel, Lane Late, Valencia e Washington Navel”.

Da fine dicembre poi l’arrivo di Tarocco e Moro

Da fine dicembre, poi, come da tradizione le aspettative e l’attenzione dei produttori si concentrerà sulle prime varietà di Tarocco e di Moro. “Ora – continua l’imprenditore siciliano – sta finalmente arrivando il freddo, che favorisce la pigmentazione delle arance rosse. Pensiamo di essere pronti per metà dicembre. Grazie alle piogge leggere di settembre e ottobre, la qualità è eccezionale, magari fosse sempre così!”.

Intanto, l’export della Op Rosaria aumenta nei Paesi scandinavi e ora, grazie ai nuovi accordi con la Cina si apre un altro mercato importante. “Dei 100 ettari di agrumeti a disposizione delle nove aziende autorizzate a esportare in Cina, noi ne abbiamo 61”, conclude Pannitteri.

 

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