#vocidellortofrutta G. Romagnoli: “Domanda di patate aumentata del 30%”

Il boom dalla metà di febbraio a tutto marzo, racconta l'amministratore delegato di Romagnoli F.lli Spa. Ad aprile la situazione si sta stabilizzando: nel pieno la raccolta delle patate novelle. Timori sulle incertezze della Fase 2 e carenza di manodopera per l'estate

Giulio Romagnoli, ad di Romagnoli F.lli Spa
Giulio Romagnoli, amministratore delegato di Romagnoli Spa

I consumatori continuano a premiare i prodotti durevoli, come le patate. “Dalla seconda metà del mese di febbraio a tutto il mese di marzo, l’incremento dei volumi ha toccato il +30%” fa sapere Giulio Romagnoli, amministratore delegato di Romagnoli F.lli Spa. Ad aprile la situazione è in via di stabilizzazione ed è entrata nel pieno la raccolta delle patate novelle in Sicilia. Non mancano però i timori. “Troppo incertezze sulle modalità e tempi dell’attuazione della cosiddetta Fase 2. La carenza di manodopera diventerà emergenza con l’avvicinarsi dell’estate.

I consumi sono cambiati: si cercano prodotti durevoli: quanto è cresciuta la domanda di patate Romagnoli nella Gdo?

Dalla seconda metà del mese di febbraio a tutto il mese di marzo, l’incremento dei volumi ha toccato il +30%. Patate e cipolle sono state tra tutte le categorie quelle che hanno subito i maggiori incrementi di vendita, per la loro versatilità, conservabilità e perché si consumano cotte. Da inizio aprile i volumi stanno lentamente ritornando verso la normalità del periodo: sembra senza alcuna influenza da Covid-19.

C’è stato un rialzo dei prezzi?

Assolutamente no, nonostante l’incremento dei volumi abbia comportato l’esaurimento delle scorte di prodotto della precedente campagna 2019 con circa un mese di anticipo. Dai primi giorni di aprile è entrata nel pieno la raccolta delle patate novelle in Sicilia, che saranno disponibili fino alla fine del prossimo mese di maggio. Il prezzo delle patate novelle siciliane, in quest’inizio di campagna, è assolutamente in linea con le quotazioni dello scorso anno.

Avete registrato problemi a livello distributivo e logistico?

La nostra rete logistica ha garantito consegne regolari. Posso ipotizzare che qualche problema sia sorto a seguito dell’esponenziale aumento dei volumi trasportati, anche se i CEDI hanno adottato grande flessibilità di orario per consentire il ricevimento della merce.

Effetti sull’export?

Nel nostro settore l’export non è rilevante. Sicuramente alcune richieste sleali da parte dei mercati Nord-europei, come per esempio la certificazione Covid-Free, poi rientrate, non hanno favorito l’export di alcune produzioni italiane, che comunque hanno sofferto per le restrizioni imposte.

Come è stata organizzata la produzione?

Nel periodo di maggiore richiesta, nell’assoluto rispetto della salute dei lavoratori, abbiamo attuato il distanziamento fisico e quanto previsto di volta in volta dai decreti emanati. Abbiamo organizzato il lavoro con doppi turni (che favorivano appunto minore afflusso di personale), cercando di garantire la puntuale evasione degli ordini. Abbiamo erogato inoltre un premio di produzione ai nostri dipendenti, quale riconoscimento per l’impegno e la dedizione mostrata ogni giorno.

Quali accorgimenti di sicurezza avete preso per i lavoratori?

Coltivazione di patate Romagnoli in Sicilia
Coltivazione di patate Romagnoli alle pendici dell’Etna

“Forse tra i primi ad adottare sistemi interni di tutela dei lavoratori, come l’igienizzazione costante delle mani, la distribuzione di guanti e mascherine, la riorganizzazione della produzione garantendo distanziamento fisico anche a discapito dell’efficienza degli impianti. Ma soprattutto, un costante confronto con i lavoratori, aggiornandoli sull’evoluzione delle prescrizioni e sensibilizzandoli verso comportamenti prudenti, non solo in ambito lavorativo.

Abbiamo inoltre sottoscritto una polizza assicurativa per i nostri 71 dipendenti finalizzata a garantire supporto nel corso dell’intero iter di cura da eventuale infezione Covid-19, grazie a una diaria giornaliera nel periodo di ricovero, un’assistenza medica dedicata e ulteriori prestazioni durante il recupero post-ricovero. Un modo ulteriore per ringraziare i nostri dipendenti per l’impegno e la dedizione con cui stanno continuando a lavorare, garantendo la disponibilità di prodotto nei supermercati e quindi un servizio essenziale ai cittadini”.

Ci sono problemi di reperimento di manodopera?

Al momento non abbiamo riscontrato problemi in tal senso per quello che riguarda le attività di stabilimento. Il nostro personale è fidelizzato da tempo. Tutti hanno garantito la loro presenza fin dai primi giorni della pandemia e continuano a farlo oggi. La carenza di manodopera stagionale è invece un problema che fa già sentire i suoi effetti soprattutto nelle fasi di raccolta, già in corso ad esempio in Sicilia.

Qual è per voi oggi la maggiore problematica?

Come per tutti, le giustificate incertezze sulle modalità e tempi dell’attuazione della cosiddetta Fase 2. Il settore agricolo in generale sta scontando la carenza di manodopera, esigenza, questa, che diventerà emergenza vera e propria con l’avvicinarsi dell’estate nei comprensori produttivi da Nord a Sud.

Come vede Romagnoli la Fase 2?

Romagnoli, patate novelle siciliane, varietà Vogue
Patate novelle siciliane, varietà Vogue

Se da una parte si ha fretta di ritornare alla cosiddetta normalità, dall’altra resta viva la preoccupazione che un’apertura troppo immediata possa riaprire una fase di contagio ai livelli delle settimane appena trascorse. Questo comporterebbe danni incalcolabili alla salute e all’economia. Crediamo siano tutti consapevoli che il post-Covid non sarà più come il pre-Covid, paradossalmente porteremo con noi anche alcune esperienze positive, come la diffusione dello smart working, l’insegnamento a distanza, oltre alla riscoperta dell’importanza dei rapporti umani e della socialità. L’apertura dovrà essere graduale, pianificata in ogni singolo aspetto. Solo con il contributo di tutti e senza fretta, potremo superare questa dura prova.

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