La Turchia aumenta l’import per frenare il rincaro ortofrutta

La Turchia riprende le importazioni di prodotti ortofrutta e agricoli in generale che nel corso di quest’anno sono cresciute del 6%.

La produzione. Si tratta di una misura necessaria per tamponare le instabili condizioni di produzione agricola e frenare l’inflazione galoppante (+19% a novembre con conseguente crescita dei prezzi ed incrementi anche del 57% in un anno come nel caso delle lenticchie). Tuttavia, secondo gli esperti di settore non è una misura sufficiente dal momento che permane la necessità di un più consistente impegno statale nel settore, superiore ai 10 miliardi di lire turche stanziati per il 2015.

Gli abusi. Lo ha rivelato un comunicato dell’Ice, l’Istituto italiano per il commercio con l’estero, che ha anche denunciato come – tra le ragioni che hanno portato all’impennata dei prezzi – vi sia alla base un abuso, in questa regione, degli intermediari commerciali che porterebbe a far lievitare il prezzo dei prodotti agricoli, nel passaggio dal produttore al consumatore, fino al 200%.

I rincari. Il 200% si è registrato per gli agrumi. Il prezzo per un chilo di limoni pagati al produttore, ad esempio, è di 1 lira turca, mentre la stessa quantità viene offerte ai consumatori a 3,5 lire turche (con una differenza di circa il 257%). Ancora, un chilo di mandarini o arance, acquistato a 70 kurus, viene invece venduto ai consumatori per 2 lire turche (+200%!).

Il parere degli esperti. «Questa differenza nei prezzi – si legge nel comunicato – è dovuta ad una offerta inadeguata, che porta l’inflazione ad aumentare. Ecco perché un incremento del livello di import, nel 2014 pari a 11 miliardi di dollari, per prodotti agricoli, potrebbe frenare la galoppata inflazionistica per i beni di primo consumo in Turchia. Nonostante la deflazione del dollaro, le importazioni turche, nel settore considerato, sono aumentate del 6% ma, secondo gli esperti del settore, occorrerebbe un impegno statale più consistente per il 2015 e superiore ai 10 miliardi di lire turche».

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