Bilancio 2013 positivo per Apofruit

I 3.327 soci produttori di Apofruit Italia collocati in diverse regioni ortofrutticole italiane, nel corso delle diverse assemblee territoriali svoltesi in questi giorni, hanno approvato il bilancio 2013 della cooperativa e il listino di liquidazione della frutta invernale.

I dati più significativi dell’esercizio 2013 evidenziano una produzione conferita di 182.619 tonnellate (-7% sul 2012) per un valore della produzione di 208 milioni di euro (+2% sul 2012 ). La liquidazione ai produttori raggiunge gli 87.985.000 euro (+6,34% sul 2012).

Il risultato di gestione vede un utile netto di 523mila euro (era di 450mila nel 2012)

Il bilancio consolidato, invece (Apofruit consolida le società Canova e Vivitoscano, che si occupano di bio, e Mediterraneo Group, che svolge attività di trading per i partner) evidenzia un valore della produzione pari a 255,5 milioni di euro, ossia  9,7 milioni in più rispetto al 2012 (più  4%). Il patrimonio netto raggiunge i 103,2 milioni, che fa di Apofruit una struttura tra le più capitalizzate del settore.

Per quanto riguarda la frutta invernale, vengono liquidate 67.039 tonnellate (-6,3% rispetto al 2012) per un importo pagato ai soci di 33,5 milioni di euro (+7% sul 2012).

Tra i principali prodotti oggetto di liquidazione si conferma il buon andamento delle mele di qualità, nonostante l’annata di piena produzione. Le mele appartenenti a questa categoria hanno registrato quotazioni interessanti, soprattutto per le cultivar Cripps Pink e Rosy Glow. Molto soddisfacente anche l’andamento del kiwi, che si conferma sempre più al centro delle strategie di Apofruit. In generale, la buona qualità dei kiwi ha permesso di intensificare i rapporti commerciali in oltremare.

«Con questa liquidazione – commenta il Presidente di Apofruit Mirco Zanotti – si chiude un anno tutto sommato positivo per Apofruit e i propri soci. Infatti, in un contesto in cui continua ad affermarsi il calo dei consumi di ortofrutta, i risultati della liquidazione dei prodotti invernali sono soddisfacenti. Ciò è stato possibile grazie a un consolidamento della vendita sui mercati nazionali ed europei e un forte sviluppo dell’export»

«Dal punto di vista gestionale  – dichiara il direttore generale Renzo Piraccini – si tratta di un’annata discretamente positiva. Chiudiamo un bilancio in utile, come sempre, ma il nostro obiettivo non è capitalizzare ulteriormente la cooperativa ma liquidare bene i prodotti conferiti. Dal punto di vista commerciale mi paiono particolarmente significativi i risultati del kiwi, che sono anche la conseguenza dello sviluppo dell’export e delle buone performance dei prodotti biologici che, grazie alle politiche portate avanti in questi anni nel settore del bio, hanno trovato una buona valorizzazione».

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