Hogan: «Verso la tutela delle Igp in Cina»

Apertura di un negoziato con la Cina per la tutela del marchio di indicazione geografica protetta, pronti da febbraio 60 milioni per la promozione all’estero dei prodotti agroalimentari europei e nuovi impulsi agli accordi bilaterali con Stati Uniti, Canada, Messico e Indonesia per la rimozione delle barriere all’export.

Queste le linee programmatiche europee che Phil Hogan, commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale ha presentato a Bruxelles, lo scorso 25 marzo, in occasione dell’evento europeo dei prodotti di qualità e dell’ortofrutta organizzato congiuntamente da Arepo e Areflh.

La tutela Igp. La novità principale introdotta da Hogan nella presentazione delle linee guida della nuova Pac, è quella riguardante la tutela delle Igp all’estero. Dopo la conclusione dell’accordo con il Marocco dello scorso gennaio, che ha riconosciuto sul suo territorio la tutela alle nostre Igp, e ancora prima, con il Canada grazie alla chiusura del trattato internazionale raggiunto nel corso del 2014, l’Europa adesso punta sul colosso asiatico cinese.

«Posso annunciare – ha così anticipato Hogan nel suo intervento – che abbiamo avviato un negoziato con la Cina sulle Igp. Si tratta di un passo molto importante nella direzione della protezione della proprietà intellettuale rulale in Europa».

Il Ttip. Una tutela che si cerca di affermare anche sul mercato statunitense e che costituisce uno dei punti nevralgici del negoziato in corso sul Ttip (il Transatlantic trade international partnership) che si avvia al nono round con gli incontri in programma in questi giorni durante i quali, fra l’altro, si parlerà anche di Igp

«Questo è il momento – ha spiegato Paolo De Castro, relatore al Parlamento Europeo per il trattato transatlantico Ttip intervenuto all’incontro a Bruxelles – in cui dobbiamo mettere in fila le questioni più importanti per la nostra competitività e cercare di approfittare di questo negoziato per tentare di risolverle se non tutte almeno in parte. La sensazione che ho percepito nell’ultima sessione di trattative è che gli americani non abbandoneranno la strada negoziale. Vediamo come andranno i prossimi incontri ma la necessità di vigilare sul riconoscimento e la protezione delle Igp è un punto fermo».

Gli Usa. In questa direzione l’Europa sta procedendo a ferro battente. Il tema dell’importanza di una tutela internazionale per le produzioni Igp è stato uno degli argomenti affrontati dal commissario Hogan in una recente visita negli Usa. «Ho colto l’opportunità di un viaggio negli Stati Uniti – ha spiegato Hogan di fronte ai rappresentanti di Arepo e Areflh – per segnalare ai miei interlocutori d’oltre oceano l’importanza di estendere la difesa della proprietà intellettuale degli agricoltori e degli imprenditori agricoli, non solo in Europa ma in tutto il mondo. Erigere un robusto sistema internazionale sulle indicazioni geografiche protette va nell’interesse non solo dei produttori europei ma anche di quelli americani per questo deve trovare spazio in ogni negoziato transatlantico».

Gli accordi bilaterali. Parallelamente alla negoziazione formale sul Ttip, la Commissione europea ha individuato una lista prioritaria di Paesi terzi su cui spingere per andare avanti sugli accordi bilaterali al fine di rimuovere le barriere per la crescita dell’export. I Paesi individuati con quali si punta ad intensificare la trattativa al fine di giungere al più presto ad un accordo sono, fra gli altri, Stati Uniti, Canada, Messico e Indonesia.

Uno dei punti nevralgici della politica agricola comune (Pac) che interessa i players del mercato ortofrutticolo europeo riguarda, inoltre, la prossima apertura dei bandi di finanziamento europei (previsti per febbraio 2016 dalla normativa che entra in vigore dal prossimo primo maggio) per progetti europei di promozione.

La promozione. «In arrivo subito – ha precisato ancora Hogan – 60 milioni di euro per il 2016 che però sono destinati ad aumentare da qui al 2019 fino a 200milioni di euro l’anno con la previsione di un incremento della quota di co-finanziamento. La nuova politica di promozione entrerà in vigore a partire dalla fine dell’anno ed è progettata per aiutare i professionisti del settore nella ricerca di nuovi mercati, nel consolidamento di quelli esistenti e nella promozione degli alti standard delle produzioni europee ai consumatori del vecchio continente ma anche del resto del mondo».

Altri strumenti. Tra i cambiamenti in arrivo anche la semplificazione delle procedure e degli adempimenti burocratici per la selezione e la gestione delle campagne e la possibilità di partecipare ai bandi anche come organizzazioni di produttori.

A supporto degli esportatori sarà istituito un programma di lavoro annuale presso la commissione che, conclude ancora Hogan «servirà a definire le priorità strategiche sui mercati interni ed esteri e provvederà a definire i mercati chiave sulla base di analisi legali e macroeconomiche».

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