Citrus finanzia borse di ricerca a Fondazione Veronesi

Nell'ambito della collaborazione con Fondazione Veronesi Ets, Citrus l'orto italiano dinanzia dieci borse di ricerca per l'oncologia e a prevezione

Marianna Palella, giovane ad di Citrus: l'azienda ha chiuso il 2018 con un +25%, con oltre sei milioni di fatturato
Marianna Palella, giovane ad di Citrus

Ogni anno, Fondazione Umberto Veronesi Ets assegna borse di ricerca ai più promettenti medici e ricercatori impegnati in progetti all’avanguardia nel campo dell’oncologia e della prevenzione delle malattie e stili di vita. Anche quest’anno sono state assegnate 141 borse di cui dieci sono state finanziate da Citrus l’Orto Italiano, giovane azienda dall’ortofrutta che ha messo la sostenibilità al centro delle proprie strategie di crescita.

Come Società Benefit noi di Citrus abbiamo nel nostro dna l’impegno a generare un
impatto concreto e tangibile sulla società in cui viviamo -afferma Marianna Palella-. Essere ancora una volta al fianco di Fondazione Veronesi per noi significa non soltanto svolgere un ruolo economico all’interno di questo processo, ma assumerci la responsabilità etica di dare voce e sostegno alla ricerca, affinché sempre di più sia considerata un valore portante del nostro Paese”.

L’impegno di Citrus

Questa iniziativa si inserisce in un più ampio sostegno che Citrus rivolge da anni alla Fondazione grazie a una collaborazione avviata nel 2015. In questo arco di tempo, è stato sostenuto il lavoro di 62 ricercatrici e ricercatori.
Come raccontato in questo articolo, tra le attività in programma periodicamente anche I Limoni per la ricerca, di cui Citrus è partner esclusivo, che ha visto la vendita di 537.500 retine di limoni, consentendo all’azienda di devolvere a Fondazione Veronesi 215.000 euro.

Questi risultati, non sarebbero possibili senza un grande lavoro di squadra: per questo
dobbiamo dire grazie anche al generoso sostegno delle tante insegne della grande
distribuzione che aderiscono alle nostre iniziative con fiducia e numeriche sempre più
consistenti” aggiunge Palella.

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