Futurpera, tutti uniti per salvare la filiera

E’ nel momento del bisogno che serve una reazione compatta. E, se il settore pericolo sta attraversando una delle crisi più acute della sua storia, ecco che la prima giornata di FuturPera – Salone Internazionale della Pera dà un’indicazione importante. E cioè: la filiera fa quadrato e si presenta al gran completo a Ferrara Fiere per affrontare i principali problemi fitosanitari e di mercato della pericoltura italiana.

“Voglio ringraziare chi ha lavorato a questa straordinaria edizione, le 150 aziende che ci hanno creduto, gli sponsor e le istituzioni che ci hanno consentito di realizzare un evento che ormai è diventato globale, perché coinvolge aziende e buyer di cinque continenti –ha detto Stefano Calderoni, presidente della società FuturPera– Quest’anno FuturPera è più che mai necessaria perché la crisi di reddito dei nostri frutticoltori è forte. Questo non sarà lo spazio dove si troveranno tutte le soluzioni, ma un pezzo del percorso per costruire delle risposte. Dobbiamo ridare vitalità e anche speranza ai produttori agricoli e all’intera filiera”.

Albano Bergami, vicepresidente dell’Oi Pera, ha ricordato l’importanza di una fiera verticale: “Sei anni fa, quando abbiamo deciso di realizzare una fiera dedicata unicamente alle pere, molti hanno pensato a un azzardo. Non l’Oi Pera, perché l’Italia è il quarto paese produttore di pere a livello globale e non esiste in nessun altro paese del mondo una concentrazione di pereti così grande come in Emilia-Romagna (il 70% dei 30mila ettari presenti in Italia). Oggi possiamo dire che la sfida di questa fiera è vinta, perché abbiamo il 30% in più degli espositori e quindi abbiamo tutti gli strumenti necessari per un forte rilancio del settore”.

“È la terza volta che ho l’onore di tagliare questo nastro e anche a occhio si può dire che una fiera verticale dedicata alla pera non solo ha senso, ma è necessaria in questo momento complesso per il settore pericolo -ha osservato Simona Caselli, assessore all’Agricoltura,  Regione Emilia-Romagna- La Regione ha sempre creduto nell’evento perché parla di un prodotto identitario. Realizzare questa manifestazione è stata un’intuizione eccezionale da parte degli organizzatori, anche grazie alla presenza di un’Organizzazione interprofessionale che ci ha investito. Qui si parlerà di lotta alla cimice asiatica, che ha potuto fare tutti questi danni anche a causa dei cambiamenti climatici. Per questo la Regione sta lavorando, insieme a ministero delle Politiche agricole e Commissione europea, per risolvere il problema e rimanere accanto ai nostri produttori. A primavera ci saranno i primi rilasci della Vespa samurai e a livello di risorse per il settore la ministra Bellanova è andata ieri a contrattare una moratoria sui mutui, per far slittare i pagamenti di due anni. Il nostro obiettivo è mantenere questo straordinario patrimonio di aziende pericole.”

Per il presidente di Ferrara Fiere, Filippo Parisini, “FuturPera è cresciuta in maniera incredibile rispetto alla sua prima edizione, abbiamo investito molto su questa manifestazione che valorizza l’economia agricola del territorio. Il successo è tale che stiamo pensando a un evento intermedio, nel 2020 per indagare altri campi e comparti della produzione locale”.

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