Senza voucher la frutta (italiana) non arriva a tavola

Intanto a Insbruck atterra airbus con 120 lavoratori agricoli rumeni e a Londra il primo volo charter con a bordo gli stagionali dell'Europa dell'Est

In Italia l’emergenza manodopera in agricoltura è un’evidenza. “La stagione sta avanzando, a primavera-inizio estate ci saranno le prime colture da raccogliere e noi siamo in seria difficoltà. In questa situazione straordinaria avevamo chiesto più flessibilità, e un utilizzo ragionato e condiviso dei voucher, ma le risposte sono state solo ‘no’. E con i no non riusciamo a raccogliere la frutta dagli alberi”. Così, intervistato da Adnkronos-Labitalia, Mauro Lusetti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative e di Legacoop, scatta l’istantanea di un Paese (il nostro) immobilizzato da troppe rigidità.

“Tutta l’agricoltura nazionale è in difficoltà, perchè non abbiamo sufficiente manodopera per garantire la raccolta. E certe rigidità da parte di ministero del Lavoro e anche sindacati non le comprendiamo -conclude Lusetti- perchè ci sono di mezzo le colture e la raccolta dei prodotti alimentari che dovranno andare ad alimentare la presenza di questi prodotti nei supermercati”.

Intanto, in poche ore di operatività al portale ‘Jobincountry’ (vedi nostra notizia) sono stati inseriti già quasi 400 curriculum da parte di persone che hanno offerto la propria disponibilità a impegnarsi nelle campagne. Il progetto è stato avviato in autonomia dalla Coldiretti in attesa che dal Governo e dal Parlamento arrivi una radicale semplificazione del voucher ‘agricolo’.

“Di fronte alle incertezze e ai pesanti ritardi che rischiano di compromettere le campagne di raccolta e le forniture alimentari della popolazione siamo stati costretti ad assumere direttamente l’iniziativa“, spiega il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, sottolineando “la necessità di introdurre al più presto i voucher semplificati in agricoltura limitatamente a determinate categorie e al periodo dell’emergenza”.

Austriaci e inglesi, più pragmatici

La carenza di lavoratori agricoli a causa dell’emergenza coronavirus si fa sentire anche in Austria. Ecco perché è stata istituita una sorta di ponte aereo per trasportare i raccoglitori dalla Romania. Due giorni fa, scrive la stampa austriaca, è atterrato a Innsbruck un Airbus A320 della compagnia Laudamotion, proveniente da Cluj Napoca. In aeroporto i 120 lavoratori agricoli sono stati sottoposti a tampone e termoscan. Ad attenderli c’erano alcuni agricoltori e pullman. Sono destinati soprattutto alle aziende ortofrutticole in Tirolo e Carinzia. Già durante la quarantena potranno lavorare, ma non potranno lasciare le aziende. Si tratta – è stato specificato – di stagionali che da molti anni lavorano per le stesse aziende.

Ma non finisce qui. Lavoratori agricoli stagionali, necessari alla raccolta di frutta e verdura, saranno anche trasportati dall’Europa dell’Est verso il Regno Unito su voli charter. La compagnia privata Air Charter Service ha confermato alla Bbc che il primo volo, con a bordo 150 lavoratori agricoli romeni è atterrato ieri in un aeroporto vicino a Londra. Altri simili collegamenti sono previsti fino alla fine di giugno. Il servizio privato di charter ha già organizzato nelle ultime settimane voli per lavoratori stagionali verso la Germania dalla Bulgaria e dalla Romania. Gli agricoltori britannici avevano denunciato di recente che i raccolti di frutta e verdura avrebbero potuto marcire nei campi a causa della carenza di lavoratori stagionali provenienti dall’Europa orientale, bloccati in patria a causa delle restrizioni ai viaggi e del lockdown.

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