Sal Frutta, la distintività con la filiera corta #vocidellortofrutta

L’azienda del Reggiano serve la gdo con prodotti premium, come l’Anguria Reggiana Ipg, e local. “Entro il 2022 presentiamo il nostro marchio” annuncia Patrizia Manghi, division operations manager

Patrizia Manghi, division operations manager azienda Sal Frutta
Patrizia Manghi, division operations manager Sal Frutta

Prodotti premium made in Italy e distintivi local come l’Anguria Reggiana Igp e il pomodoro riccio di Parma, il cui esperimento di coltivazione è appena iniziato, sono la chiave di successo di Sal Frutta, nel Reggiano, circa 17 milioni di fatturato, che è pronta a lanciare quest’anno il brand aziendale, come racconta Patrizia Manghi, division operations manager. L’azienda, di proprietà dei fratelli Anceschi, nasce nel 1988, con sede a Gattatico di Reggio Emilia, dove si trova lo stabilimento di lavorazione. Le produzioni sono in diverse zone d’Italia ma Sal Frutta ha anche due aziende agricole di proprietà: una nel territorio del Reggiano e l’altra in Sicilia.

Qual è la destinazione dei prodotti ortofrutticoli di Sal Frutta?

L’azienda nasce per servire la grande distribuzione negli anni in cui sorgevano i primi ipermercati. I prodotti si trovano oggi in Coop Alleanza, Conad Centro Nord, Sigma Realco, Unicoop Firenze, Cia di Scorzè, Arca di Cesena e Metro  Siziano. Per Coop e Conad siamo produttori di prodotto a marchio.

Filiera corta, come è organizzata?

Una filiera corta che permette di avere ortofrutta 365 giorni l’anno per la gdo e il mercato ortofrutticolo di Parma.  Le produzioni sono in diverse zone d’Italia.  Nell’azienda reggiana produciamo l’Anguria Reggiana Igp; nell’azienda siciliana, che si trova nella zona di Vittoria, ortaggi come zucchine, melanzane e pomodori. Abbiamo poi produttori di filiera, uno in Sicilia e cinque nel Veneto, con i quali stipuliamo contratti per cui si devono rispettare precisi disciplinari che prevedono l’agricoltura integrata e la certificazione Global Gap Grasp.

Circa 10 ettari, 26 varietà, 5200 tonnellate annue, quali sono i prodotti che determinano il core business?

Anguria Reggiana Igp prodotta da Sal frutta
Anguria Reggiana Igp Sal frutta

Sono quelli che forniamo 12 mesi l’anno: zucchine, melanzane, pomodori a grappolo, cuore di bue, costoluto e peperoni, la nostra specialità. Come prodotti premium abbiamo l’Anguria Reggiana Igp e come distintivi stagionali e locali di nicchia la pera Nobile, le noci di Matilde e le susine zucchelle. Sono prodotti che ci identificano e rappresentano circa il 20% dei volumi. Puntiamo sul made in Italy e sul locale per dare valore ai produttori della zona. Non abbiamo ancora un marchio ma speriamo di poterlo avere entro l’anno.

Ci sono progetti in corso di ampliamento della gamma?

Quest’anno puntiamo sul pomodoro riccio di Parma, una peculiarità del territorio che in passato era usato per le conserve ed è stato riscoperto a livello gustativo e qualitativo.

Come state lavorando sulla sostenibilità?

Ci abbiamo sempre creduto, tant’è che sul fronte del risparmio energetico siamo partiti agli inizi degli anni Duemila con il primo impianto fotovoltaico per arrivare oggi a coprire i due terzi del nostro fabbisogno. Per quanto riguarda la produzione agricola, da sempre utilizziamo impianti che ci permettono di evitare gli sprechi d’acqua come la manichetta a goccia. Per la sostenibilità della biodiversità abbiamo già inserito da diversi anni nelle nostre aziende arnie di api.

Come sarà quest’anno la produzione dell’Anguria Reggiana Igp?

Al momento abbiamo mantenuto le stesse superfici, nonostante l’aumento dei costi di ferilizzanti, delle coperture delle serre, del prezzo del trasporto e dell’imballaggio di cartone.

Dove colpiscono i rincari?

Riguardano un po’ tutto: energia +100%, fertilizzanti + 30%, costi di trasporti che aumenteranno ulteriormente, se non verrà riattivato il bonus per gli autotrasportatori. Inoltre i listini del packaging aumentano ogni 10 giorni e da ottobre hanno avuto un incremento del 40-60% su ogni tipologia. Pertanto occorre fare molta attenzione ogni giorno ai costi di gestione.

Come sta andando l’e-commerce con l’offerta di box dei vostri prodotti ortofrutticoli?

L’e-commerce è stato un esperimento di quest’anno: ci aspettavamo di più dalle vendite ma ha avuto un risvolto positivo nel permetterci di raccogliere tante informazioni che ci saranno utili in futuro.

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