Prandini confermato alla guida di Coldiretti

Tra le priorità del nuovo presidente tutela del made in Italy, sostegno alle filiere nazionali, crescita dell’export e apertura alle innovazioni, anche nella genetica no ogm  

Ettore Prandini sarà ancora presidente di Coldiretti nazionale
Ettore Prandini presidente di Coldiretti

Ettore Prandini è stato confermato presidente nazionale di Coldiretti,  principale Organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo. A eleggerlo all’unanimità l’Assemblea dei delegati giunti da tutte le regioni, in rappresentanza di oltre 1,5 milioni di soci, riunita a Roma. Nominata anche la nuova Giunta confederale composta dai tre vicepresidenti Nicola Bertinelli, David Granieri e Gennarino Masiello, oltre che da Franco Aceto, Gianluca Barbacovi, Cristina Brizzolari, Dominga Cotarella e Francesco Ferreri.

Obiettivo 100 miliardi di valore delle esportazioni in cinque anni

“Sostenere la competitività delle imprese agricole e della pesca per garantire la sovranità alimentare del Paese e ridurre la dipendenza dall’estero, promuovendo filiere produttive 100% made in Italy con l’innovazione e la sostenibilità economica ed ambientale”  è l’obiettivo fissato dal presidente per i prossimi cinque anni, “con l’impegno a raggiungere 100 miliardi di valore dell’export agroalimentare anche con la spinta della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco e la lotta al falso made in Italy sulle tavole mondiali.

Va sostenuto il made in Italy  -ha affermato- offrendo all’Ismea la possibilità di svolgere il ruolo di cassa depositi e prestiti anche per proteggere la filiera agroalimentare nazionale dallo shopping straniero. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese. È  necessario poi investire sulla logistica in termini infrastrutturali sui trasporti via terra, via mare e via aerea creando interconnessioni fra i vari hub che permettano di accorciare tempi di consegna e tagliare costi inutili”.

Piano invasi e agricoltura 4.0; nel 2024 i primi campi sperimentali sulle Tea

Le priorità si estendono alle azioni contro il cambiamento climatico e all’innovazione. “Agroenergie ma anche un piano invasi per garantire acqua a cittadini e imprese. Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio.  E lo sviluppo dell’agricoltura 4.0 con strumenti come droni, robot e satelliti che rappresentano oggi un giro d’affari di più di 2 miliardi di euro, con un incremento del 2300% nel giro di appena cinque anni. È necessario poi lavorare alla nuova genetica green no ogm per ridurre i costi delle imprese e aumentare il reddito. In tale ottica lanceremo nel 2024 i primi campi sperimentali in Italia sulle Tea, le Tecniche di evoluzione assistita”.

Chi è Prandini

Lombardo, 51 anni, laureato in giurisprudenza, Prandini guida un’azienda di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Ha guidato la Coldiretti Brescia e la Coldiretti Lombardia. Ricopre anche le cariche di presidente nazionale di Uecoop, della Fondazione Campagna Amica e dell’Osservatorio sulla criminalità nell’Agricoltura e sul sistema agroalimentare.

Coldiretti ha una diffusione capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 845 Uffici di Zona e 3729 sezioni comunali. Ha promosso Filiera Italia, che per la prima volta vede l’agricoltura e l’industria alimentare italiana d’eccellenza insieme per difendere, sostenere e valorizzare il made in Italy. Alla Fondazione Campagna Amica fanno parte quasi ventimila punti tra fattorie, mercati, agriturismi, botteghe, ristoranti e orti urbani, la più grande rete a km zero a livello europeo.

 

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