L’ortofrutta europea arriverà in Cina attraverso la Via della Seta

In rappresentanza dell’ortofrutta italiana al workshop di scambio tra Unione europea e Cina ha partecipato Simona Rubbi di Cso Italy

L’ortofrutta europea e il mercato cinese, opportunità e obiettivi al centro della terza edizione del workshop CIQA & Freshfel, che si è tenuto a Pechino il 18 Novembre al Beijing Exhibiton Centre, durante la fiera F&V China.

Per la delegazione della Commissione Europea agricoltura erano presenti Gudrun Gallhoff e Nicolas Dandois e coordinati da Freshfel, l’organizzazione ombrello europea che si occupa di ortofrutta, erano presenti i rappresentanti di Italia, Francia, Belgio, Olanda.

 

In Cina è in corso la riorganizzazione sistema fitosanitario

In Cina quest’anno c’è la riorganizzazione del sistema fitosanitario che viene inglobato nell’Amministrazione delle Dogane cinese, dando vita alla nuova Gacc, che si occuperà anche della definizione dei protocolli di export, come ad esempio per gli agrumi e le pere italiane.

A livello europeo è in atto l’implementazione della nuova normativa in import (Reg. 2031/2016) per la protezione delle piante che diventerà effettiva dal 14 dicembre 2019. È fuori di dubbio che la riorganizzazione in atto comporterà notevoli ritardi sull’avanzamento dei dossier.

 

Rubbi, Cso: “C’è interesse per l’Europa”

In rappresentanza dell’ortofrutta italiana, ha partecipato Simona Rubbi, di Cso Italy responsabile relazioni internazionali e apertura nuovi mercati: “I lavori si sono svolti in un clima più positivo, più aperto e meno formale e con maggiore interesse verso l’Europa rispetto alle precedenti edizioni. È stata l’occasione per presentare il nostro sistema, la nostra struttura e organizzazione che riescono a garantire produzioni di alta qualità e sicure, con livelli di residui molto bassi, un aspetto molto importante per i consumatori cinesi”.

“Inoltre – sottolinea – Rubbi –  riscontrando apertamente l’altissimo interesse da parte della nuova amministrazione Gacc verso lo sviluppo ed il potenziamento della Silk Road, anche in termini di infrastrutture, abbiamo proposto una reciproca collaborazione per iniziare il trasporto via treno, considerato che ad oggi potrebbe essere facilitato dalla possibilità di eseguire il trattamento a freddo prima della partenza.

Ma necessario un sostegno politico

“A inizio novembre c’è stata la prima edizione a Shanghai della fiera dell’Import. Ritengo che sia fondamentale in questo momento muoversi in sinergia tra Unione Europea e Italia –  ha continuato Simona Rubbi – sviluppando in maniera omogenea gli aspetti tecnici comuni che possono accelerare le procedure che portano alla firma dei protocolli. Non dobbiamo dimenticare che la Cina vuole continuare a negoziare con ciascun Stato membro”.

Rubbi ha ricordato anche la necessità di un supporto politico per raggiungere il mercato cinese così come hanno fatto altri Stati membri, come la Francia, il Belgio, l’Olanda o la Polonia.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome