Mandorle della California sempre più green e healthy

L’Almond Board of California, consorzio che riunisce oltre 7.600 coltivatori, ha raccontato in un Virtual Orchard Tour le strategie di penetrazione nei mercati globali: efficientamento idrico, agricoltura di precisione, economia circolare e diffusione delle nuove ricerche nel campo della nutrizione al centro dell'azione

Mandorleti in California, una delle maggiori aree di produzione
Mandorleti in California

Soluzioni innovative per il risparmio idrico, tecnologie 4.0 per potenziare la produzione, divulgazione dei plus nutrizionali supportati da ricerche scientifiche: sono queste i principali strumenti strategici raccontati dall’Almond Board of California in un Virtual Orchard Tour. “Dal 1973 -ha detto il presidente e ceo Richard Waycott– la comunità di mandorle californiane, attraverso l’Almond Board of California, ha investito 89 milioni di dollari nella ricerca per aumentare l’efficienza, minimizzando l’impatto sull’ambiente, la conoscenza e l’impatto sulla salute umana e la sicurezza”.

Dalla sostenibilità al progetto zero waste per il riutilizzo dei sottoprodotti

L'ad Richard Waycott
Il presidente e ceo Richard Waycott

La California, grazie al clima mediterraneo, produce l’80% delle mandorle mondiale (12 varietà costituiscono il 95% della produzione), di cui il 67% viene esportato via nave: metodo che garantisce emissioni di Co2 per km 50 volte inferiore all’aereo. Il consorzio, che riunisce oltre 7.600 coltivatori per 412 mila ettari (circa il 70% dei farmer ha meno di 40 ettari) mira a espandere il consumo globale di mandorle californiane.

La sostenibilità è alla base della strategia di sviluppo e si traduce anche nello zero waste come ha spiegato Danielle Veeenstra dell’Almond Board of California: mallo e guscio vengono riutilizzati come mangime o lettiere del bestiame. Questo comporta una compensazione di circa il 50% delle emissioni di carbonio. Ma altri riutilizzi più innovativi sono esplorati: ci sono circa 85 progetti di ricerca che riguardano, per esempio, l’impiego dei gusci nella plastica riciclata, come carburante o ammendante. L’obiettivo raggiungere un livello  di“rifiuti zero” entro il 2025.

L’85% dei coltivatori ha adottato la microirrigazione

Il risparmio idrico è al centro delle politiche di sostenibilità delle mandorle della California
Il risparmio idrico è al centro delle politiche di sostenibilità

Centrale è poi la questione del risparmio idrico visto che la California è colpita da forti sbalzi climatici che portano a siccità o a inondazioni. A questo fa fronte adottando metodologie di recupero e conservazione dell’acqua e stoccaggio, tra cui la costruzione di canali, dighe e acquedotti e il recharge delle falde acquifere grazie agli allagamenti invernali. La coltivazione delle mandorle (maggiormente proteiche) richiede maggiore energia rispetto a colture cerealicole e dunque più acqua. Tra il 1990 e il 2010 i coltivatori di mandorle della California hanno ridotto del 33% il fabbisogno idrico: uno dei segreti è l’uso della microirrigazione adottata dall’85% dei coltivatori contro una media del 42% delle altre colture californiane. L’obiettivo è ridurre la quantità di acqua usata per produrre una libbra di mandorle (0,45 kg) di un ulteriore 20% entro il 2025.

Mandorle superfood grazie alla protezione da malattie cardiovascolari: l’interesse per lo sviluppo del mercato plant-based

Le mandorle sono ricche di proteine e sostanze protettive per la salute
Le mandorle sono ricche di proteine e sostanze protettive

La comunicazione spinge poi sui plus nutrizionali delle mandorle, ricche in proteine e acidi grassi monoinsaturi. Tra gli ingredienti spicca la vitamina E che copre il 50% della razione giornaliera necessaria, poi fibre, magnesio, riboflavina, potassio.

Ci sono evidenze, emerse in diversi studi scientifici, del ruolo di protezione cardiovascolare, per l’azione di abbassamento del colesterolo e trigliceridi; altri evidenziano il controllo del glucosio, gestione del peso, protezione della pelle, miglioramento della concentrazione e memoria e un’azione nella modulazione del microbiota, come ha spiegato la nutrizionista Swati Kalgaonkar. Un forte interesse va nell’utilizzo di prodotti plant-based. Quasi un americano su due (47%) sostiene che mangia  ormai più alimenti plantocentrici che carne.

Qualità garantita e tutela delle api

Dall’utilizzo di sensori in campo e big data, fino a quello di selezionatrici robotiche: la tecnologia è alla base della produzione di mandorle californiane. Ma il controllo finale della qualità è svolto anche manualmente. L’Almond Board della California di distingue anche per la gestione responsabile degli agrofarmaci, anche a tutela delle api e dell’impollinazione. Ha anche ottenuto un riconoscimento da parte del Dipartimento californiano di regolamentazione dei pesticidi per i progetti di ricerca volti al miglioramento del monitoraggio e della tempistica.

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