Nel 2018 il meleto europeo si riposiziona nella media produttiva

 

Il meleto europeo recupera rispetto a un’annata fortemente deficitaria. Le stime emerse in occasione di Prognosfruit a Varsavia, dove i produttori melicoli del Vecchio Continente si sono riuniti come da tradizione, indicano per il 2018 un raccolto di 12 milioni e 611mila tonnellate, in aumento del 3% sulla produzione media del triennio 2014-2016 e del 36% rispetto al 2017.

Per l’Italia, in base ai dati elaborati anche da Cso e Assomela, si prevede una produzione di 2.199.526 tonnellate, in recupero rispetto a quella particolarmente scarsa dello scorso anno, ma in leggera riduzione (-6%) rispetto alla media 2014 – 2016. La situazione del meleto italiano appare però iversificata a seconda delle regioni italiane: recuperano, ma al di sotto del potenziale produttivo, sia il Trentino che l’Alto Adige; cresce, invece, in maniera significativa il raccolto del Piemonte, guidato da nuovi meleti piantati in sostituzione del kiwi. Le altre regioni tornano a livelli produttivi paragonabili a quelli del 2016.

Per i paesi colpiti dalle gelate primaverili dello scorso anno, come Austria, Croazia ed Ungheria, la produzione di mele torna nella media del triennio 2014-2016. La Polonia potrebbe fare di meglio e chiudere con +14% rispetto al periodo 2014-2016 portando il volume di mele previsto al record di 4 milioni e 480mila tonnellate Rispetto alla media del triennio 2014-2016 arretrano la Francia (-3%), la Germania (-5%), il Portogallo (-7%), la Spagna (-4%), il Belgio (-22%) e l’Olanda (-23%), quest’ultima già segnata da una significativa siccità.

 

Record della Gala

Per quanto riguarda le varietà in Europa la Gala dovrebbe raggiungere il record di produzione con 1,45 milioni di tonnellate, così come la Red Delicious con quasi 700mila tonnellate. Abbastanza stabile è la produzione di Fuji, mentre rispetto alla media del triennio 2014-2016 cala la Golden Delicious, per la quale, se si esclude lo scorso anno, ci si aspetta una produzione tra le più basse di sempre. Si conferma la crescita costante delle “nuove varietà”, che avanzano velocemente e si assestano per il 2018 a 307mila tonnellate. Aumenta la produzione anche dei gruppi Pinova e Cripps Pink mentre la Granny Smith torna a livelli di produzione pre-2017.

 

Fonte: Cso e Assomela

 

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